Il CTS – Cosa correggere invece che buttare il bambino con l’acqua sporca.

Ma vi siete mai chiesti quali sono le funzioni del Comitato Tecnico Scientifico?

O avete fatto come me e le avete date per scontate?

Ma soprattutto, da chi è composto il CTS? E a chi si rivolge?


I giornali non solo in questi giorni ci comunicano pareri del CTS a tutto spiano…:  La Stampa Cts: “No alla riapertura degli impianti sciistici”, oppure sul Giornale di brescia  "Riaperturadegli impianti da sci, il Cts dice no”... ma non c'è solo lo sci "Il Cts: nessun via libera all'apertura serale dei ristoranti"


E le polemiche vanno a mille anche perché molti non riescono a trattenersi dal rilasciare interviste, o preferibilmente, passare in radio o TV. E molti vengono spacciati come “consulenti del CTS” anche se non lo sono. E altri strepitano perché vorrebbero esserci anche loro.

E così capita che Salvini con tutta la destra vuole cambiare il CTS, perché sono incazzati con qualcuno che manco è parte del CTS. Solo due giorni fa evidenziavo la scivolata sciistica di Speranza spiegando come facilitava l’azione della destra contro il CTS per sostituire i fatti con le opinioni.
Quel CTS che Salvini voleva modificare e - stando alle notizie di oggi - Draghi vuole commissariare.


Cos’è il CTS
Il Comitato Tecnico Scientifico è stato istituito dal Capo Dipartimento della Protezione civile (quindi da Angelo Borrelli, quello in maglione, che per mesi alle 18.00 ci ha letto i dati dell’epidemia) con il Decreto n. 371 del 5 febbraio 2020 dopo che 2 giorni prima, lo stesso Borrelli con l’Ordinanza 000630 “Primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”  aveva disposto le modalità di coordinamento degli interventi e previsto l’istituzione dei un Comitato tecnico Scientifico

L’art. 1 dell’ Ordinanza 000630 in merito al Coordinamento d gli interventi stabilisce che ““il Capo del Dipartimento della protezione civile assicura il coordinamento degli interventi necessari, ...”
Gli aspetti più interessanti sono che “coordina la realizzazione degli interventi finalizzati”:
  • “interventi di soccorso e assistenza alla popolazione”
  • “interventi urgenti e necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità, con particolare riferimento alla prosecuzìone delle misure urgenti già adottate dal Ministro della salute”
  • “eventuali ulteriori misure di interdizione al traffico aereo, terrestre e marittimo”
  • “rientro delle persone presenti nei paesi a rischio ed al rimpatrio assistito dei cittadini stranieri nei paesi dì origine
  • “all'acquisizione di farmaci, dispositivi medici, di protezione individuale, e biocidi”,
  • “requisizione di beni mobili, mobili registrati e immobili nonché alla gestione degli stessi assicurando ogni forma dì assistenza alla popolazione”
  • “ripristino o potenziamento, anche con procedure dì somma urgenza, della
  • funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture necessari al superamento dalla specifica emergenza”
Qualche funzione è passata al commissario Arcuri, ma queste sembrerebbero essere le funzioni di Borrelli e della Protezione Civile.

Chi è il destinatario della consulenza del CTS?
L’art. 2 dell’Ordinanza 000630 prevede che per la realizzazione degli interventi sopra indicati, il Capo del Dipartimento della protezione civile si avvale di un Comitato tecnico – scientifico, istituito con proprio provvedimento. E ne traccia sommariamente la composizione.
Il Decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 371 del 5 febbraio 2020. istituisce formalmente il CTS e prevede che abbia “funzioni di consulenza al Capo Dipartimento della Protezione civile in merito all’adozione delle più opportune misure di prevenzione necessarie a fronteggiare la diffusione delle patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”

Da chi è composto il CTS?

L’OCDPC663 del 18 aprile 2020 modifica ed integra la composizione del Comitato tecnico scientifico definita a febbraio 2020 e all’art. 2 stabilisce che:

1. Per la realizzazione degli interventi di cui alla presente ordinanza, il Capo del Dipartimento della protezione civile si avvale di un Comitato tecnico – scientifico costituito, in considerazione del ruolo istituzionale ricoperto, dai seguenti componenti:

Dott. Agostino Miozzo, Coordinatore dell’Ufficio Promozione e integrazione del Servizio nazionale della protezione civile del Dipartimento della protezione civile - con funzioni di coordinatore del Comitato;

Prof. Silvio Brusaferro, Presidente dell'lstituto superiore di sanità;

Dott. Claudio D’Amario, Direttore Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute;

Dott. Mario Dionisio, Direttore dell’Ufficio di coordinamento degli Uffici di sanità marittima- aerea e di frontiera del Ministero della salute; (poi rettificato il 15 maggio in “Dott. Mauro Dionisio”)

Dott. Achille Iachino, Direttore Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della salute;

Dott. Sergio Iavicoli, Direttore Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell'INAIL;

Dott. Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”;

Prof. Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della salute;

Dott. Nicola Magrini, Direttore Generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco;

Dott. Giuseppe Ruocco, Segretario Generale del Ministero della salute;

Gen. Nicola Sebastiani, Ispettore Generale della sanità militare del Ministero della difesa;

Dott. Andrea Urbani, Direttore Generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute;

Dott. Alberto Zoli, rappresentante della Commissione salute designato dal Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome.

2. Sono altresì componenti del Comitato tecnico – scientifico di cui al comma 1 i seguenti esperti:

Prof. Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento emergenze, anestesiologia e rianimazione del Policlinico Universitario "A. Gemelli";

Prof. Roberto Bernabei, Direttore del Dipartimento Scienze dell'invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa – collo del Policlinico Universitario "A. Gemelli";

Dott. Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato, esperto di medicina delle catastrofi – con compiti di segreteria del Comitato;

Dott. Ranieri Guerra, rappresentante dell'Organizzazione Mondiale della Sanità;

Dott. Francesco Maraglino, Direttore dell’Ufficio prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale del Ministero della salute;

Prof. Luca Richeldi, Presidente della Società italiana di pneumologia;

Prof. Alberto Villani, Presidente della Società italiana di pediatria.


Poi con l’ Ocdpc n. 673 del 15 maggio 2020 il Comitato tecnico-scientifico è stato integrato (sempre da Angelo Borrelli).

L’integrazione del CTS è un operazione da “quote rosa”, perché inserisce 6 donne in un CTS precedentemente composto da 20 maschi, ma ha il pregio di inserire alcune professionalità di spicco.

Prof.ssa Giovannella Baggio, Presidente del Centro studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere;

Prof.ssa Elisabetta Dejana, Membro del Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della salute;

Prof.ssa Rosa Marina Melillo, Professore Patologia Generale presso l’Universita’ “Federico II” di Napoli.

Dott.ssa Nausicaa Orlandi, Presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei chimici e dei fisici;

Prof.ssa Flavia Petrini, Professore Settore Scientifico Disciplinare - Anestesiologia - Dipartimento di Scienze Mediche Orali e Biotecnologiche dell’Università degli Studi G.d’Annunzio (Ud’A) di Chieti-Pescara;

Dott.ssa Kyriakoula Petropulacos, Direttore Generale Cura della Persona e Welfare della Regione Emilia-Romagna;


L’Ordinanza n. 706 del 7 ottobre 2020, per quanto di interesse, si limita a modificare i titoli del Coordinatore del CTS
Insomma il CTS è costituito da una serie di Presidenti e Direttori; il livello tecnico scientifico di alcuni è elevato. Per altri sono talvolta prestigiose le istituzioni che presiedono. Ma sappiamo che bene che in diverse tipologie di istituzioni non sono i migliori a giungere in alto.

Insomma, il CTS è un Coordinamento di Enti e Istituzioni. Sarebbe interessante sapere quanto i Singoli istituti abbiano lavorato per supportare i pareri portati al CTS dai loro Presidenti e Direttori.

Ma sarebbe interessante capire come mai il CTS si esprime su temi che parrebbero non essere di propria competenza, dovendo il CTS supportare le azioni della Protezione Civile magari avremo risposte.

Ma resta il fatto che si tratta di persone abituate a confrontarsi “in punta di fioretto” in congressi e convegni. Sembrano più bravi a confrontarsi con l’efficacia teorica delle misure di prevenzione piuttosto che con l’efficacia pratica.
Persone non abituate a confrontarsi con le persone comuni e poco inclini ad ascoltare. Incapaci di ”reinterpretare i bisogni espressi dalla popolazione” adattando le misure di prevenzione al mondo reale.
Persone che sembrano non porsi alcuna domanda sulla compliance della popolazione verso le misure di prevenzione e le limitazioni richieste ed imposte. E che quindi non riescono neppure a tracciare un percorso sostenibile sul lungo periodo.

Più volte ho raccontato come il mondo della prevenzione (dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL) sia in crisi di risorse ed in crisi culturale. Ma esistono operatori di alto livello che da una vita si confrontano con le persone per fare della prevenzione collettiva sul territorio. Persone abituate a confrontarsi con i limiti che la prevenzione incontra quando deve applicarsi alla realtà.
Sicuramente non abbiamo bisogno di un commissariamento del CTS. Abbiamo bisogno che il Ministro Speranza (perché è questione di prevenzione, non di Protezione Civile) attinga alle risorse del SSN. Non saranno tantissime. Ma sono buone. E possono far fare il salto di qualità di cui abbiamo bisogno.
Carlo Proietti

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