Maledetta valvola termostatica!

Le valvole termostatiche corredate dai relativi sistemi di contabilizzazione, sono un ottimo sistema per contenere i consumi del riscaldamento domestico. O no?
Le valvole più diffuse hanno una scala di regolazione da "0" a "5".  Ed ognuno di noi importa  stanza per stanza il valore desiderato. Per esempio basso in camera da letto, alto in soggiorno.
Ma come funzionano? 
Quando la stanza ha raggiunto il valore corrispondente al "numero" impostato, la valvola si chiude. Immaginiamo di avere un appartamento con esposizione est-ovest; al mattino le stanze ad est fruiscono della radiazione solare, così ricevono più calore. Di conseguenza le valvole si chiudono prima.
Provate ad osservare e vi accorgerete che i termosifoni ad est sono spenti mentre quelli ad ovest funzionano ancora. Poi il calore nelle stanze ad ovest raggiunge il valore preimpostato e le valvole si chiudono (potete sentire il "click!"). Nel frattempo la temperatura nelle stanze ad est si è un po' abbassata e le valvole si aprono accendendo i termosifoni. E via così durante la giornata, con le piccole/grandi variazioni indotte dall'irraggiamento solare.
Un vantaggio più rilevante si ha ad inizio stagione e soprattutto a fine stagione, quando le temperature sono miti. Si può spegnere il riscaldamento quando le caldaie stanno viaggiando a pieno regime e le temperature esterne sono miti. O talvolta calde.
Ma ci sono diversi svantaggi ...
La contabilizzazione costa: la lettura elettronica di ogni valvola costa mediamente 6,00 euro + iva. Una bella cifra!  Un condominio di 40 famiglie rende 1200-1400 euro per un lavoro di due mezze giornate scarse!
In condominio si litiga: i condomini non sono stati costruiti considerando il risparmio energetico né tantomeno contabilizzazioni  individualizzate.  Ci sono appartamenti caldi che consumano poco e ci sono appartamenti freddi, che consumano tanto. mediamente gli amministratori propongono vie per rendere equa la ripartizione delle spese, con costi che si ammorteranno nel corso di decenni ...
Molti dicono "Con le valvole termostatiche fa freddo". Non ci ho mai pensato su troppo, in quanto al prima idea che viene e che chi si lamenta non apre abbastanza le valvole... 
A me il freddo in casa non da fastidio, anzi. basta mettersi la maglia calda. Ed in camera da letto tengo il termosifone spento. E mi ammalo molto meno.

Il benessere termico dipende da 4 fattori: La temperatura dell'aria, il calore radiante, la velocità dell'aria e l'umidità.
Nei condomini l'umidità di solito è un fattore controllato e poco variabile. E la velocità dell'aria è irrilevante (salvo che certe giornate in cui il vento dalla val di Susa soffia attraverso i doppi doppi vetri...).
La temperatura dell'aria è regolata con il riscaldamento.
Il calore radiante è quello dei termosifoni. E' quell'irraggiamento di calore che ci scalda le mani quando le mettiamo vicino al termo, per intenderci. E' il calore che scioglie la neve attorno alle rocce in montagna.
Ma in casa abbiamo un'altra fonte di calore radiante. I muri. Il "calore radiante" è quello che manca se si va a fare un weekend in montagna. I muri sono freddi venerdì sera e sabato. E diventano caldi  la domenica. Ed è la domenica che si comincia a stare bene.....
Fate la prova a casa vostra. 
La temperatura dell'aria è buona. 20°C, ma avete freddo. Toccate i muri. Sono freddi. Riprovateci a metà marzo. In casa, magari a termosifoni spenti. Potrete avere anche meno di 20 °C, ma la casa è scaldata dal sole. I muri non sono freddi. E voi state bene.
(OK, OK! lo so! c'è già qualcuno che sta strepitando dicendo "a 20 gradi muoio!". Non è vero.. Comunque la stessa cosa accade a temperatura un po' superiore...)
E quindi?
E quindi, ho più che il dubbio che con le valvole termostatiche, salvo tenere il riscaldamento al massimo, non si scaldano i muri. O comunque i muri "non restano in temperatura". E così manca il calore radiante e noi abbiamo freddo!
Provate a verificare! Avete tutto l'inverno a disposizione ....
Brrrrr!!   Carlo 

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