Periodicamente ci vengono presentate "narrazioni" da cui risultano meraviglie ecologiche derivanti dall' incenerimento dei rifiuti.
Sono racconti poco più che pubblicitari.
Non è vero che si bruciano rifiuti per produrre ricchezza (ed ecologia)
È vero il contrario; si producono rifiuti per poterli bruciare.(e guadagnare)
I cittadini pagano quando acquistano i rifiuti, quando smaltiscono i rifiuti, quando comprano elettricità e calore prodotti con i "loro" rifiuti.
Invece chi produce i rifiuti, chi li smaltisce e chi li brucia, guadagna. Sempre.
Invece chi produce i rifiuti, chi li smaltisce e chi li brucia, guadagna. Sempre.
Chi non ci crede provi a leggersi gli accordi per la costruzione e/o vendita a privati degli inceneritori. Prevedono che si garantisca per alcuni decenni (di solito 30 anni) il flusso di rifiuti. (Altro che capitali di rischio!)
Questo spiega perché non si impone una drastica riduzione della produzione di plastica "usa e getta". L'UE preferisce inverdirsi con le bottiglie con il tappo legato, piuttosto che imporre bottiglie riutilizzabili o non in plastica. Anche in questo caso a pagare ed a guadagnare sono sempre quelli di prima.
E che un inceneritore sia un affare (per la proprietà) lo spiega l'inceneritore del Gerbido di Torino costato sui 500 milioni di euro e che è giunto a produrre un utile netto annuo superiore ad 80 milioni.
Il mio invito non è di "credere a questo post", ma di andare a studiare ed a documentarsi.
Perché l'approccio a-scientico non riguarda solo i negazionisti climatici, i no vax, i terrapiattisti. Riguarda anche chi (per pigrizia, per quieto vivere, per fede politica,...) accetta idee e proposte "importanti" sia economicamente sia ambientalmente.
Se siete "pigri", accontentatevi di questo. La storia ci ha insegnato che le opere grosse (le si chiama "grandi" per renderle più cool) hanno sempre ricadute ambientali (ed economiche) impreviste (o nascoste).
Per il futuro servono "grandi azioni". Dove grande significa coordinare tantissimi piccoli interventi facendo in ogni posto la cosa più idonea per quel posto e per quel momento.
Tutto questo non va bene per la grande impresa ("per i profitti della grande impresa?") e richiede più impegno per la politica?
Facciamocene una ragione!
Facciamocene una ragione!
Carlo
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