Inceneritore del Gerbido - Parte quinta - "Lo vogliamo più grosso!"

Inceneritore del Gerbido - Parte quinta - "Lo vogliamo più grosso!"

Vi ricordate quando andavamo scuola come eravamo fieri di essere degli “Homo sapiens” e non dei rozzi Neandertaliani? Poi sono arrivati degli altri cugini, i Denisoviani. E la scienza ci ha fatto capire che tutti quanti (anche la “pura razza padana”) abbiamo anche del DNA neanderthaliano e denisoviano. Non solo! Iniziamo anche ad avere seri dubbi che loro fossero rozzi e noi fossimo fighi.

Però, non preoccupatevi. Il nostro bisogno di avere qualcuno più brutto, più rozzo, più ignorante, lo possiamo soddisfare lo stesso. Senza andare troppo lontano.
A “Torino ed in cintura” abbiamo gli incineritoriani. Sono una specie che ripete forbitamente asserzioni primordiali. A prima vista sembrano avere la memoria di un pesce rosso, ma a differenza di questi, vivono circondati da forme di vita gregarie, che amplificano le loro dichiarazioni primordiali tentando di renderle accettabili con misere menzogne.

Che gli appetiti economici di IREN & c  volessero una quarta linea per l’inceneritore del Gerbido è noto da sempre; chi non vuole proprio crederci guardi un’immagine dall’alto dell’inceneritore.
Che dopo un quarto di secolo la politichetta fosse nuovamente disposta a piegarsi a 90 gradi, però non era certo. In fin dei conti avevano aumentato del 30% la possibilità di bruciare rifiuti portandola a 600mila tonnellate/anno e chi voleva abbuffarsi si era abbuffato. Ma si sa, l’appetito vien mangiando ….

Così con una bella operazione bipartisan, la giunta regionale di destra e le amministrazioni locali, sedicenti “rosé” brindano all’ampliamento dell’inceneritore del Gerbido che crescerà di altre 250mila tonnellate. 
Ora, nelle maggioranze “rosé” ci sono molti consiglieri  comunali realmente contrari all’ampliamento. Badate bene, non ci sono solo dei “malpancisti”, ma purtroppo dopo decenni in cui hanno avallato di tutto, hanno solo armi spuntate. Perché – dovete sapere - preoccuparsi dell’ambiente e del mutamento climatico è facile se ci si affida alla libertà di iniziativa delle imprese che dipingono di rosa verde i loro progetti di profitto. Tanto i disastri si vedono dopo molti anni. Ma quando il profitto va in altra direzione, il gioco si fa duro. E - senza polemiche - non so come aiutare questi consiglieri. E lo farei volentieri

E a destra? Beh, la destra era pronta a cavalcare le proteste popolari contro gli “inceneritori comunisti”! Ma adesso è un’altra cosa. Se l’inceneritore s’ha da fare, allora s’ha da fare”

E in questo contesto, cosa fa il barbuto sindaco di Grugliasco, Emanuele Gaito?  Non trova di meglio che dichiarare:  
“Siamo realisti, l’ampliamento del Gerbido è la soluzione migliore e inquinerà meno della tangenziale. Ma saremo fermi sulla chiusura dei Servizi Industriali: in termini ambientali, il vero nodo è quello”.

Non è una battuta, ha detto proprio così!
Perché i giovani d’oggi, quando mentono, non provano nemmeno ad impegnarsi! Buttano lì la prima cosa che passa per la testa e se non li credete, si arrabbiano perché gli adulti non si fidano!

A giustificazione di Gaito dobbiamo dire che aveva delle oggettive difficoltà.
I suoi predecessori avevano provato a cavarsela dicendo che con il calore dell’inceneritore si sarebbero spente 30mila caldaiette. Toccare questo tasto dopo che l’IREN ha strozzinato gli utenti del teleriscaldamento non era proprio possibile
Ed allora il giovane tecnocrate prova ad appellarsi al buon senso “L’ampliamento dell’inceneritore del Gerbido è la soluzione migliore ed inquinerà meno della tangenziale”.

Io capisco che si possa essere ignoranti o che si possano avere per la testa altre cose, soprattutto quando la primavera e gli ormoni circolano più vivacemente. Ma fare il Sindaco significa anche essere capace di prendersi delle grane. Altrimenti, se si ha un po’ di dignità, si po’ scegliere di fare un altro mestiere.
Per oggi, però, non voglio annoiarvi troppo; così ci sarà un altro post intitolato “L’inceneritore spiegato al mio sindaco”

Per concludere, non voglio certo limitare la liberà di espressione del Sindaco Gaito. In un mondo in cui Salvini e Vannacci sproloquiano e la Montaruli abbaia, chi sono io per impedirgli di aggregarsi a questa allegra compagnia?

Però caro Sindaco, il 26 ottobre 2023 il Consiglio comunale ha approvato la Mozione dei Moderati “Implementazione impianto incenerimento rifiuti attraverso la realizzazione di una quarta linea forno" con proposte di emendamenti di Grugliasco Democratica accettate dal proponente. (leggi la delibera, la mozione  e gli emendamenti)
La mozione prevedeva i seguenti impegni:
1) Manifestare l’impossibilità a dare un parere positivo sia verso una implementazione dell’impianto del gerbido che verso una classificazione di impianto parte della rete nazionale
2) far fronte comune con gli altri comuni della zona, con associazioni ambientaliste e comitati di cittadini: per ottenere che gli impegni assunti in passato relativamente allo spostamento e chiusura dei servizi industriali ed alla bonifica dell'area siano finalmente attuati
3) Chiedere alla Regione Piemonte di non aumentare la soglia autorizzata per l’incenerimento che oggi ricordiamo si attesta a 562.368 t , già superata poi bruciando 620.000 t con il decreto sblocca Italia
4) Esprimere formalmente alla Regione Piemonte, al Comitato Locale di Controllo, al Ministero dell'Ambiente, la netta contrarietà ad ogni ipotesi di ampliare la capacità di incenerimento dei rifiuti urbani in Piemonte, sia con la realizzazione di un ulteriore inceneritore in altra provincia del Piemonte, sia con l'ampliamento dell'inceneritore del Gerbido.
5) Avviare tutte le interlocuzioni per capire cosa sta succedendo in merito a quanto sopra e svolgere tutti gli approfondimenti necessari ed informare costantemente il consiglio comunale in merito all’iter che porterà avanti questa opera.

E sempre il 26 ottobre 2023 il Consiglio comunale di Grugliasco ha approvato la mozione di GruOn "No all' ampiamento dell' impianto di incenerimento dei rifiuti di Torino - Località Gerbido", sempre con proposte di emendamenti di Grugliasco Democratica accettate dai proponenti.
(leggi la delibera, la mozione  e gli emendamenti)
La mozione prevedeva i seguenti impegni:
1) Esprimere formalmente alla Regione Piemonte, al Comitato Locale di Controllo, al Ministero dell'Ambiente, la netta contrarietà ad ogni ipotesi di ampliare la capacità di incenerimento dei rifiuti urbani in Piemonte, sia con la realizzazione di un ulteriore inceneritore in altra provincia del Piemonte, sia con l'ampliamento dell'inceneritore del Gerbido. 
2) ad informare periodicamente il Consiglio comunale delle attività poste in essere, in tutte le sedi che si riterranno opportune, finalizzate a manifestare la contrarietà all’ampliamento dell’impianto di incenerimento dei rifiuti di Torino “località Gerbido” 
3) A fornire tempestivamente al Consiglio comunale un’informativa sugli sviluppi della tematica oggetto della mozione in termini sia di atti normativi e amministrativi nonché di documenti e studi pubblicati

Più che chiedervi cosa farà Grugliasco Democratica, che come sempre farà la sua parte, dovete chiedervi cosa farà la maggioranza che sostiene il sindaco Gaito. Se fossimo un Paese normale non ci sarebbero molti dubbi. Lo costringerebbero a rimangiarsi le sue dichiarazioni opportuniste ed attuare gli impegni approvati dal Consiglio comunale, oppure lo manderebbero a casa.
Ma per adesso  “certa maggioranza” si limita a chiedere a Grugliasco Democratica di fare qualcosa.
Va beh, ridiamo per non piangere
Carlo

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