1992 : cosa è successo?

E' importante ricordarsi cosa è successo nel 1992? 

Se ci chiedono cosa ricordiamo del 1992, probabilmente ci vengono in mente le stragi di mafia; o singoli fatti,... magari le Olimpiadi di Barcellona ...

In realtà il 1992 è stato l’anno della svolta in Italia. Il 1991, politicamente, è una premessa e il 1993 è l’anno in cui si completano le azioni del 1992.

Il 17 gennaio 1991, il Parlamento votò l’entrata in guerra (“Prima Guerra del Golfo”) dell’Italia per la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale. Al Senato votarono a favore, Dc, Psi, Pri, Psdi e Pli, più Msi e parte della Sinistra indipendente; furono contrari il Pci, il gruppo federalista, parte della Sinistra indipendente e il leghista Umberto Bossi. Alla Camera votarono a favore Dc, Psi, Pri, Psdi e Pli, più Msi e radicali; contrarie opposizioni di sinistra.

Poi il 1991 fu l’anno del Putsch (“Colpo di Stato”) in Unione Sovietica (19-22 agosto1991), organizzato da parte di alcuni membri del governo sovietico per deporre il presidente Michail Gorbačëv e prendere il controllo del Paese. Poi il 26 dicembre 1991 il Soviet Supremo dell'URSS ratificò le decisioni del presidente dimissionario dell'URSS e dissolse formalmente l'URSS dalla notte tra il 31 dicembre 1991 e il 1º gennaio 1992.

Insomma fu l’anno della vittoria della Guerra Fredda da parte degli Usa e della NATO.

Il 1993 fu l’anno dell’introduzione in Italia del sistema elettorale maggioritario. Poi venne il 1994 quando venne “creata“ l'Organizzazione mondiale del commercio, (WTO: World Trade Organization), ma la svolta era avvenuta.

Ma vediamo cosa è successo nel 1992 ….

Il 7 febbraio 1992 il Governo Andreotti VII  firmò l’adesione al Trattato di Maastricht, trattato sull’Unione Europea (firmato da 12 Paesi) che rafforzava i poteri del Parlamento Europeo, istituiva l’unione monetaria ed economica, (in sostanza era l’”entrata nell’Euro”) e istituiva la cittadinanza europea, (la libera circolazione delle persone sul territorio dell’UE)

Il 23 maggio 1992 ci fu la strage di Capaci in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone oltre alla moglie - anch’essa magistrato - Francesca Morvillo e 3 agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Con una carica pari a 500 kg di tritolo fecero esplodere un tratto dell’autostrada A29. L’attentato “terroristico mafioso” fu materialmente compiuto da Cosa Nostra.

Il 2 giugno 1992 ci fu la minicrociera da Civitavecchia all’isola del Giglio del panfilo della regina Elisabetta, il Royal Yacht “Britannia”. “Per l’Italia” c’erano il presidente di Bankitalia Ciampi, Beniamino Andreatta (che come il prezzemolo non mancava mai), i vertici di Eni, Iri, Comit, Ina, le aziende di Stato e le partecipate al gran completo. 
La relazione introduttiva sui costi ed i vantaggi delle privatizzazioni fu fatta dal direttore generale del Tesoro Mario Draghi. Dicono che dalle sue parole trapelasse un certo scetticismo. Chissà? Quello che è certo che terminata la relazione sbarcò senza proseguire alla volta del Giglio.
NdR: Occhio! il "Britannia" è una vicenda ammantata dall'accusa di complottismo. Qui ci limitiamo ai fatti... 
Non è poi questa la sede per elencare le privatizzazioni che cominciarono dal 1993. Possiamo ricordare che le “privatizzazioni all’italiana” furono caratterizzate dalla vendita allo stesso soggetto sia del servizio che delle infrastrutture.

In ogni caso il primo degli obiettivi - il risanamento del debito pubblico - non venne raggiunto.

Non venne raggiunto neppure il secondo obiettivo dichiarato: l’abbassamento dei prezzi conseguente alla competitività delle aziende private sul mercato. Ci spiegano che questo è capitato per l’antica tradizione delle aziende di “fare cartello”, in altri termini di accordarsi per ricreare un monopolio.

Dopo le elezioni politiche del 5-6 aprile 1992, il 28 giugno 1992 nasce il governo Amato I

La notte tra il 9 e il 10 luglio 1992 il governo Amato fece uscire la lira dal “serpente monetario” ed con un decreto legge di emergenza operò un prelievo forzoso ed improvviso del 6 per mille su tutti depositi bancari.

Il 11 luglio 1992 con il decreto legge n. 333 venne istituita l’ imposta straordinaria immobiliare (ISI), poi trasformata in ICI  (“Imposta Comunale sugli Immobili”) trasformandosi così da straordinaria in ordinaria e permanente.

Il 19 luglio 1992 nella strage terroristico mafiosa di via D’Amelio, a Palermo, furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti di scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Il 31 luglio 1992 venne firmato il protocollo per la cancellazione della Scala mobile, cancellando definitivamente l’adeguamento delle retribuzioni all’inflazione

Il 16 settembre 1992, a seguito di una “tempesta monetaria” ci fu una drastica svalutazione della Lira (ed in Gran Bretagna della sterlina)

La “maretta” fu scatenata dal referendum del 2 giugno 1992 con cui i cittadini danesi si pronunciarono contro la ratifica del trattato di Maastricht. Grandiose fughe di capitali furono la goccia che fece traboccare il vaso (?). Ed anche il successivo referendum francese del 20 settembre 1992, nonostante la vittoria dei sì, non cambiò le cose. 

Il 29 ottobre 1992 il Parlamento approvò il Trattato di Maastricht; un terzo del PDS era contrario, ma per centralismo democratico votò a favore; Verdi e Rete si astennero, Rifondazione comunista votò contro. Idem il MSI. Al di là di qualche contrarietà ideologica, la questione era che tutto era incentrato sull’economia e ogni aspetto politico e sociale era trascurato. E le conseguenze derivanti dalla mancanza dei requisiti per aderire all’Euro era – apparentemente – seraficamente ignorata.

Il 30 dicembre 1992 il Parlamento approvò il D.Lgs 502 /1992 “Riordino della disciplina in materia sanitaria” la legge che ha previsto la trasformazione delle USL (o USSL) in “Aziende Sanitarie”. A fronte di problemi di spesa del SSN, il Governo scelse (e fece scegliere al Parlamento) di trasformare il SSN in un insieme di Aziende Sanitarie” con obiettivi economici. La soluzione normale sarebbe stata quella di dare obiettivi sanitari con vincoli economici.

A seguito del referendum del 18 aprile 1993, il 4 agosto 1993 vennero approvate le leggi 276 e 277 che istituirono un sistema elettorale maggioritario (“Mattarellum”) con una quota proporzionale residua del 25%; Era un maggioritario a turno unico con l’elezione del candidato più votato nel collegio elettorale; se non altro, nessun candidato poteva presentarsi in più di un collegio.

La riforma elettorale era propagandata come strumento che avrebbe favorito il rapporto tra eletto ed elettori e con ‘obiettivo di realizzare se non un bipartitismo, un bipolarismo.
Come e perché dovesse svilupparsi un maggiore rapporto tra eletti ed elettori, in un sistema dove i candidati erano scelti dalle segreterie dei partiti è un mistero. Infatti si perse ogni rapporto tra elettore ed eletto, eletto che era più motivato a gestire i rapporti con la segreteria di partito. Ed in Parlamento, i partiti si moltiplicarono.

Provando a riflettere, il 1992 è l’anno in cui:

si è decisa l'entrata dell'Italia nell’euro, decisione che ha portato con sé altre scelte dolorose… 
Formalmente la decisione è del 1999, ma in realtà dal 1992 non c’è stata storia. La questione non è se l’Euro è “buono o no bbuono!”. Per quanto riguarda le critiche, il dibattito pubblico è dominato da una destra becera che urla slogan per raccogliere qualche voto, senza proporre soluzioni.
NdR: badate bene, l'entrata nell'Euro è un po’ come l'entrata in guerra. E’ bene non andare in guerra; ma uscirne è una cosa difficile (si veda l’Afghanistan). Per l’Euro, una volta entrati, non si risolve uscendo).
E l’Italia è entrata senza rispettare i parametri richiesti. In particolare occorreva un rapporto tra debito pubblico e PIL non superiore al 60%, mentre l’Italia era al 115%.
E quindi era evidente che una quota di spesa pubblica sarebbe stata assorbita da interessi sul debito ed un’altra quota sarebbe stata assorbita dalla riduzione del debito. E questo ha comportato scelte dolorose, come sempre a carico dei più deboli.
Prima del voto di ratifica del Parlamento, Claudio Petruccioli, un pidiessino, non un pericoloso sobillatore, dichiarò che questa scelta avrebbe portato ad una “macelleria sociale!”. E non fu l’unico.

si è abrogata la “Scala mobile” (che – lo scrivo per i più giovani che non riuscirebbero neppure a immaginare che esistesse una cosa simile - era il meccanismo di adeguamento delle retribuzioni all’inflazione);
Se dal 1990 in Europa le retribuzioni sono aumentate del 30-40% (tralasciando i Paesi dell’Est dove gli aumenti sono stati ben superiori) con pochissime eccezioni, ed in Italia le retribuzioni sono diminuite del 3%, a sinistra, una riflessione andrebbe fatta.
Perché il salario minimo, da solo, non risolve. Occorre imparare dagli errori fatti.
NdR: ci sono persone che vorrebbero stare nel centrosinistra che sostengono che se le aziende vanno male i lavoratori debbono guadagnare meno. Quasi che l'efficienza di un'azienda dipenda dai lavoratori e non dalla capacità della dirigenza. 

si è “riformato” il Servizio Sanitario Nazionale inventando le “Aziende Sanitarie” ed al SSN sono stati dati obiettivi economici anziché sanitari. 
Il passaggio dalle “USL - Unità Sanitarie Locali“ alle “ASL – Aziende Sanitarie Locali” venne spacciato come un fatto poco più che nominale. In realtà cambiarono i criteri di gestione della Sanità ed alle ASL vennero dati obiettivi economici al posto dei “vecchi” obiettivi sanitari. Con una spinta a “produrre prestazioni”. Non è che non ci sia stata una “Resistenza”; si lavorò molto per garantire l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie. Ma poco può una resistenza se chi governa vuole andare nella direzione opposta e/o è abbagliato da un'ideologia neoliberista.
La sanità pubblica opera (oggi direi "dovrebbe operare" tramite percorsi diagnostici e terapeutici appropriati. La sanità privata, si preoccupa di produrre e vendere prestazioni. Nulla di male. Il torto non è della sanità privata, ma della politica che fa scelte contrarie all’interesse dei cittadini.
Poi, un mix di un’ideologia acritica dell’efficienza e di interessi non dichiarabili ha portato a condizioni di rottura con demotivazione e fuga del personale dal SSN.
Non si pensi che si possa rimediare con il semplice aumento del finanziamento del SSN.

Si è deciso di privatizzare le attività pubbliche.
Per vendere il patrimonio pubblico ci dicevano: “che senso ha che uno Stato produca panettoni?”. Ed in effetti ci si può chiedere che senso ha che uno Stato produca dolciumi!
Peccato che nella pratica si vendevano le “reti”: autostrade, telefonia, elettricità acquedotti e si vendevano aziende strategiche (industria aerospaziale, nautica, elettronica, ecc.).
Si è venduto il patrimonio pubblico senza risanare i conti. E si è privata l’Italia di strumenti necessari per gestire l’economia (please, non pensate all’URSS. Guardate alla Germania, alla Francia, agi altri Paesi occidentali. A quelli che non sono andati a rotoli come La Gran Bretagna con il tatcherismo)

E per gestire il tutto di si fecero le riforme elettorali maggioritarie (poi peggiorate con leggi successive). La cosa ci venne venduta parlando dell’"indecente brevità dei governi italiani". 
In realtà i governi italiani duravano 12-15 mesi perché in Italia si è sempre stati "scarsamente portati" alla programmazione; i partiti facevano accordi spartendosi un po’ di benefici. Poi - fatte le cose decise - si faceva una crisi  e si stabilivano nuovi obiettivi e si rifaceva un governo con i medesimi partiti. E la stabilità era tale che  per 45 anni hanno governato sempre gli stessi partiti.

Con il maggioritario - in realtà - si volevano garantire governi robusti, insensibili alle pressioni delle “piazze”. Così gli unici che potevano premere sul governo erano le lobbies economiche.
E le tempeste della politica - con ricorrenti cadute di governo sono state determinato da “congiure di palazzo” (che raggiunsero il top con la compravendita di parlamentari fatta da Berlusconi e giustificata da una larga parte dei media) che spostavano i favori della politica da un gruppo di lobbies ad un altro gruppo di lobbies. O, se preferite, se il governo “non faceva i compiti”, lo si cambiava.
In ogni caso, le pressioni sociali non hanno più avuto alcun peso, perché la società è stata completamente disarmata.

Vedete un po’ voi! Tutto può esser letto da molte angolazioni. Se si evitano gli slogan (e le bugie) in ogni caso ci si arricchisce.

Personalmente la svolta del 1992 mi ricorda tanto la storiella della gallina e del maiale:
La gallina disse al maiale “Facciamo una Società?”
Il maiale “Si! Che Bello! Che Bello!”. “E che cosa produciamo?”
La gallina “Uova al prosciutto!”

Un saluto
Carlo

Posta un commento

2 Commenti

  1. Sempre lucido e informato.Come sempre, quando ti leggo mi invade un grande sconforto.Sono ormai molto pessimista.L'umanita'mi delude profondamente,puoi capire la classe politica!!!.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, non è "l'umanità"! C'è chi ha tanto potere e chi non ne ha. Non siamo finiti in questa situazione perché "era destino". Ci hanno portato ha mente lucida, sapendo quel che facevano. Ma non l'hanno deciso "i politici" ; ci sono degli opportunisti, degli ignoranti, dei vanesi. Dei venduti. Ma credo che qualche piccola soluzione - almeno per non farci condurre ciecamente - ci sia.

      Elimina