Caro bolletta e caro pianeta

L'aumento del prezzo del metano e la campagna elettorale hanno trasformato la questione  dell'energia e del mutamento climatico nella questione del "caro bollette".

Non fraintendetemi, il costo dell'energia è un'emergenza, perché sarà molto pesante per quasi tutti noi e per qualcuno sarà drammatico. Gli interventi sono indifferibili...
Ma anche il mutamento climatico è un'emergenza. Solo che sembra lontano, anche se è già cominciato.  Ed i cambiamenti si stanno verificando molto più velocemente di quanto non si prevedesse anche solo 20 anni fa. Ma poco importa. 
Però è sempre più facile prendersela con qualcuno di identificabile, Putin. Oppure con la "finanza e gli speculatori" o la "Borsa di Amsterdam"; cose che fanno un po' meno presa perché mancano le facce con cui prendersela, ma possono funzionare.  
Dire che il vero problema è il modello sociale ed economico che non ci lascia scampo,  paga poco. Almeno secondo i "grandi" della politica. Soprattutto in campagna elettorale. 
E così la politica pensa che le promesse sul "caro bollette" paghino di più nella prospettiva delle elezioni. Insomma, emergenza scaccia emergenza, anche perché a qualcuno conviene.
Se andiamo a vedere, Draghi cosa propone?
- ridurre le temperature massime di riscaldamento (da 20 +o- 1 a 19+o- 2...), di ridurre le ore di riscaldamento e di ridurre il periodo di riscaldamento di un paio di settimane. 
- mettere un tetto europeo al prezzo del gas. 
- raddoppiare il credito di imposta per gli extra costi delle imprese
- inoltre ha sospeso temporaneamente parte delle quote fisse sulle bollette elettriche.

Poi possiamo provare a guardare cosa propone il PD che ha proposto "5 punti sulle bollette". 
Badate, non me la prendo con il PD. Gli altri che contano, sono ben peggio (ed anche molti di quelli che non contano); ma mi sembrava di avere capito che Letta dicesse che il PD è il più grande partito ecologista dell'occidente... 😁
In sintesi i 5 punti dicono:
1) Tetto al costo dell'energia elettrica (100 euro/MWh)
2) Contratto luce sociale, per microimprese e famiglie a reddito medio e basso con fornitura elettrica prodotta totalmente da fonti rinnovabili fino a 1.350 KWh /anno a famiglia
3) Raddoppio del credito di imposta per gli extra costi delle imprese
4) Piano nazionale per il risparmio energetico e semplificazione procedure per la produzione di energia da fonti rinnovabili. 
5) Tetto europeo al prezzo del gas. 

Tralascio:
> il raddoppio del credito di imposta per gli extra costi delle imprese, che può forse essere una cosa sensata, anche se le imprese sono un mondo variegato. Sarebbe però necessario che il raddoppio del credito di imposta fosse subordinato ad un controllo dei prezzi. Altrimenti i cittadini saranno cornuti e mazziati.
il tetto europeo al prezzo del gas. Magari può dare risultati se si riesce a comprimere la domanda di gas. Ma soprattutto ci dice che non si possono dare beni della collettività a poche imprese, senza mettere chiare condizioni a tutela degli interessi collettivi.
> il "Piano nazionale per il risparmio energetico" e la "semplificazione delle procedure per la produzione di energia da fonti rinnovabili". E' ovvio che servono! E parlare di un "Piano per il risparmio energetico" senza definirne i requisiti è parlare del nulla. 
Ma sono contento che dopo tanti anni anche il PD abbia capito che il risparmio energetico è una delle principali fonti di energia. 
E per la semplificazione delle procedure per la produzione di energia da fonti rinnovabili, servirebbe anche dire che per la semplificazione si eviterà di rivolgersi agli esperti della materia. Altrimenti ancora una volta avremo norme scritte a tutela di piccoli gruppi di interesse.

Mi chiedo però se, per contenere i consumi e  le spese delle famiglie, la politica non abbia ancora imparato che mettere obblighi non controllabili è più nocivo che inutile. Oppure, è una scelta: si fanno "dichiarazioni forti" e poi liberi tutti.
Eppure si potrebbe facilmente conciliare capra e cavoli.

A) non sarebbe meglio eliminare le quote fisse in modo che la bolletta sia tutta costituita da spese di consumi; quanto dovuto per distribuzione e dispacciamento, per quanto ragionevole, potrà essere incluso nei costi del Kilowatt ( e del metro cubo di metano).
NdR1: questi oneri sono stati in parte temporaneamente sospesi. 
NdR2: quando torniamo in Europa e rendiamo nuovamente pubbliche le reti? 

B) Se tutte le spese sono costituite dai chilowattora (o da metri cubi di metano) avremmo 2 vantaggi:
Si alleggeriscono di più le bollette dei piccoli consumatori  che sono quelle su cui incidono maggiormente i costi fissi;
Si incentivano le persone a consumare meno, perché pagano consumi non zavorrati. 
Insomma, si prenderebbero i proverbiali "2 piccioni con una fava" perché tutti sarebbero molto più motivati a controllare i propri consumi. Con un beneficio per le proprie tasche e per il pianeta.

C) Un anno fa le nostre bollette elettriche erano costituite per circa il 70% da quota fissa; e quella del gas, per chi lo usava solo per cucinare, era costituita per il 94-95% da quota fissa

D) 20 anni fa, quando si spingeva per farci giustamente passare ad elettrodomestici a basso consumo, il 70% del importo della bolletta elettrica era costituito dai consumi (dai "chilowattora"). 
Potremmo malignamente pensare che, diminuiti i consumi, occorreva garantire gli introiti alle imprese, così è stata aumentata la quota fissa. Ma noi non abbiamo retropensieri, vero? 

E) oggi 1 KWh costa 21,5 centesimi  nel servizio di maggiore tutela. Sono da aggiungere IVA (10%) e quote fisse (distribuzione e dispacciamento) 
Proporre 0,10 euro / KWh è bello, ma vanno aggiunte le spese fisse e l'IVA. Per un consumo di 1.600 Kwh, consumo contenuto, ma non molto basso) un costo di 0,20 euro / KWh (senza quote fisse) porterebbe allo stesso importo. Con i vantaggi già citati.

Insomma, se si vuole si possono affrontare entrambi gli assi del problema: i costi delle bollette elettriche e la riduzione dei consumi, consumi che oggi per il 60% determinano emissioni di CO2.
Però da anni ho imparato che chi come me fa queste proposte, non è più intelligente. Sono gli altri ad essere più furbi.

Insomma è un altro motivo per non scegliere il meno peggio. Invece che appelli al voto utile, vorrei proposte decenti.
Carlo

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