Gli effetti avversi da vaccini ed il pollo di Trilussa

Dopo le scelte chiare e scientificamente fondate dell' EMA, dell' AIFA, dell'Unione Europea e del Governo italiano la propaganda e le polemiche sul vaccino di AstraZeneca sarebbero dovute cessare. Invece la campagna strisciante pro AstraZeneca continua.
  • Che i vaccino di AstraZeneca sia stato destinato agli over 60 è cosa nota a quasi tutti. 
  • Che Johnson & Johnson's abbia avuto, con problemi analoghi, tutt'altro stile, è stato notato da molti.
  • Che l'Unione Europea abbia deciso che per la prossima stagione invernale si punta tutto su vaccini a mRNA (ad oggi Pfizer e Moderna) per adesso è un fatto abbastanza trascurato.
  • Che la scelta dell'UE sia motivata tra l'altro dal fatto che BioNTech ha comunicato che si può realizzare un nuovo vaccino a mRNA (contro una variante) in circa 5 settimane, è invece una notizia piuttosto trascurata dai media italiani. Ma è una notizia fondamentale. Con stabilimenti attrezzati per produrre vaccini a mRNA, in un tempo ridotto si può cominciare a produrre un vaccino contro una variante. E questo può cambiare lo scenario della nostra vita futura.
Invece i media italiani continuano a diffondere fake-news sugli effetti avversi dei vaccini, o  se preferite "continuano a cincischiare rifiutandosi di documentarsi un po' prima di scrivere".
  • L'ultima è che le segnalazioni totali di "eventi avversi" sono 510 ogni 100mila dosi somministrate e che riguardano soprattutto Pfizer (81%)e solo in minor misura AstraZeneca (17%) e Moderna (2%). Se guardiamo il "tasso di segnalazione" (rapporto fra il numero di reazioni e le dosi somministrate) è di 535 eventi per 100.000 dosi per Pfizer, 227 per Moderna e 477 per AstraZeneca.
"Figata! AstraZeneca produce meno effetti avversi del suo principale nemico!" ed anche tutti quelli con la tasteira più veloce del cervello cominciano a commentare.
Peccato che, contrariamente a quanto avviene durante il trial clinico, gli effetti avversi sono registrati su segnalazione dei diretti interessati.
Ed è cosa nota (e comunque facilmente comprensibile) che vengano segnalati principalmente effetti gravi. In piena guerra commerciale le segnalazioni possono essere distorte, ma ancor prima, è riferito che le segnalazioni su Pfizer anno avuto un'ondata nei primissimi giorni della campagna vaccinale, quando tutti erano molto allertati.
Quindi dobbiamo limitarci a considerare gli effetti gravi, eventi per i quali la segnalazione credibilmente è meno correlata a scelte individuali

Ma gli stessi media, per AstraZeneca continuano a calcolare i tassi ("la frequenza") rapportando gli eventi avversi gravi con la totalità dei vaccinati. Quando è ben noto che per AstraZeneca gli effetti avversi gravi hanno riguardato donne in ben oltre il 90% dei casi ed in particolare donne fino ai 50 anni.
Insomma i media italiani trattano gli effetti avversi di AstraZeneca come il pollo di Trilussa: io ho mangiato un pollo, tu nessuno, quindi abbiamo mangiato mezzo pollo a testa.

Se cessasse questa rozza campagna propagandistica avremmo molti meno problemi quando vacciniamo. Che sia rozza, me lo dicono persone che vengono a farsi vaccinare. Incazzate con il casino che stanno piantando su i media. E -  in larga misura - fortemente scettiche nei confronti di quanto si sentono raccontare sui vaccini e su AstraZeneca in particolare.
E, quando mi trovo a vaccinare con AstraZeneca, se dedico un paio di minuti in più e spiego bene, senza sotterfugi, alle persone scettiche / perplesse  come stanno esattamente le cose, poi queste si fanno vaccinare con molta più convinzione.

Se le persone pensano che il vaccino di AstraZeneca "è meno buono" e non capiscono perché "prima andava bene per i giovanni ed adesso va bene per i vecchi" o se con un filo di cinismo ironico dicono "dottore hanno visto che ha più rischi e così la Fornero ha deciso di darlo ai pensionati!" hanno diritto di essere ascoltate. 
E di essere vaccinate. perché è molto meglio essere vaccinati con AstraZeneca che non essere vaccinati affatto!

Per chi ha scarsa memoria, ricordiamoci che:
  • Dai trials clinici è risultato che il vaccino di AstraZeneca avesse un'efficacia del 59,5%.
  • Le sperimentazioni avevano anche visto che se si includeva anche un gruppo di persone vaccinate con richiamo fino a 24 settimane dopo la prima dose, l'efficacia saliva al 62,5%.
  • Successivamente i media hanno cominciato a spingere la notizia di un'efficacia del 80% (estrapolabile da un sottogruppo di 1.700 persone della sperimentazione). 
  • Il 3 febbraio AdnKronos ha parlato di “un’efficacia al 76% dopo la prima dose” e ha anche comnicato che “Parrebbe che ci sia un’efficacia del 82% quando la seconda dose viene somministrata nel corso della dodicesima settimana”
  • Parallelamente i media comunicavano che "da uno studio fatto in Scozia risulta che AstraZeneca è più efficace che Pfizer; perché tra i vaccinati avevano un minore numero di  ospedalizzazioni". Non erano ben chiare le età dei vaccinati, ma avendo usato prima Pfizer è credibile che i vaccinati con AZ fossero mediamente più giovani e con minore rischio di ospedalizzazione. Il successivo silenzio di AZ su questo aspetto ne conferma la rilevanza.
  • Poi AstraZeneca ha comunicato che  dalle sperimentazioni in USA l'efficacia del loro vaccino era superiore al 80%, salvo fare una rapida marcia indietro dopo che Fauci ha fatto delle osservazioni sul corretto uso dei dati , e in 48 ore sono scesi ad un'efficacia del 76%.
Per intenderci, il vaccino di Pfizer / BioNTech ha un’efficacia del 94,6% (oggi si stima 95-97%) ed il vaccino di Moderna ha un’efficacia del 94,1%. Entrambi risultano avere una efficacia maggiore per le forme gravi. E Pfizer (non ho dati su Moderna, ma dovrebbe essere analogo) protegge anche per oltre il 90% contro le forme asintomatiche che sono quelle che maggiormente possono diffondere il contagio. 

Per quanto riguarda i cambiamenti nelle indicazioni del vaccino di AstraZeneca, è successo quanto segue:
  • Le indicazioni per AstraZeneca sono cambiate perché i trials clinici avevano riguardato quasi esclusivamente popolazione giovane; inoltre tra i 55 ed i 64 anni erano stati registrati 8 casi tra i vaccinati e 9 casi tra i non vaccinati, mentre per le persone di età superiore ai 65 anni sono stati osservati 2 casi tra i vaccinati e 6 tra i non vaccinati. 
  • Insomma i dati erano sufficienti per utilizzarlo tra i "giovani" fino a 55 anni. 
  • Successivamente le età sono state alzate perché l'uso in popolazione più anziana ne ha dimostrato una efficacia simile, con protezione contro le forme gravi analoga a quella degli altri vaccini.
  • Poi gli effetti gravi - rari ma significativi - che sono stati osservati sotto i 50 anni (e in misura minore dai 50 ai 60 anni) quasi esclusivamente tra le donne hanno portato ad utilizzarlo solo nelle fasce di età superiori.
Insomma, smettete di parlare di rapporto rischio / benefici senza avere capito cosa significa e come si usa. Le persone comuni, quelli che hanno lavorato per una vita in fabbrica, capiscono bene come è la situazione. E sanno scegliere prendendosi i loro rischi - ove ci sono - come hanno fatto per tutta la vita. Sta alle istituzioni usare per ciascuno il vaccino giusto.
Carlo 

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