Uno spettro si aggira per l'Europa: Sinistra e vaccini tra Scienza e Sindrome di Paperino

L'epidemia ha fatto emergere le differenze tra i comportamenti (e le culture) delle persone di destra e di sinistra.
Una profonda differenza nell' idea di libertà.
Una profonda differenza nella visione del mondo, fatto a destra da individui  che "devono" fare i propri interessi. E fatto, a sinistra, da persone che vivono in una società, immerse in rapporti sociali, dove le scelte ed i comportamenti di ciascuno ricadono anche sugli altri.
Tutte cose note, anche se ben più complesse.

Insomma, possiamo dire che "uno spettro si aggira per l'Europa". Da una parte ci sono persone attente al benessere collettivo, che evitano di assembrarsi, usano le mascherine e si affidano alla scienza per i vaccini.
Sul versante opposto c'è una plebe mugugnante, che si assembra, organizza festini, rifiuta la "museruola" e diffida dai vaccini; non li vuole, o vuole "che si vaccinino prima gli altri"

Ma è proprio così? Lasciamo la destra alla destra, che è poco interessante. E proviamo a fare due riflessioni su "quelli di sinistra"

Evitare di creare assembramenti, usare le mascherine, ecc. non sono solo comportamenti "saggi", sono comportamenti importanti nell'interesse della collettività. Questo è certo.
Ma trovo impressionante che a sinistra (più nel centro sinistra) molti invochino il rispetto delle regole. Ed eventualmente di "punire i trasgressori". Sarà perché ci si identifica in un gruppo del villaggio globale, sarà perché lavorare per modificare le cose è impegnativo e non sappiamo più come si fa.... Ma rispettare le regole non è proprio la stessa cosa che "comportarsi correttamente". 
Non solo perché, almeno per  chi è di sinistra, le regole non dovrebbero "essere fatte per essere rispettate", ma dovrebbero "essere fatte per aiutarci ad stare meglio".
Ma soprattutto perché ne deriva un approccio acritico, ne deriva sostanzialmente disinteresse, una delega, tutte cose poco di sinistra.

Per quanto riguarda i vaccini antiCovid19 la questione è molto più spinosa.
Chiariamo subito. Abbiamo assistito ad un progresso scientifico tumultuoso. Ed abbiamo dei vaccini. Ma la sperimentazione è stata troppo breve? Ci stanno usando come cavie per sperimentare il vaccino?
Anche qui, la destra, ha una connaturata difficoltà a confrontarsi con le idee degli altri. 
E quindi a confrontarsi con ciò che dice la scienza, sempreché non coincida, per caso, con il proprio pensiero.  Quindi ci sono tanti urlatori che sbraitano perché la scienza si contraddice. 
La scienza mira a falsificare le teorie esistenti, e quindi ogni affermazione va contestualizzata e collocata nel tempo. Operazione troppo difficile per alcuni, troppo scomoda per altri.
Ma a sinistra, invece che provare a volare alto, come sarebbe obbligatorio per la sinistra, quasi tutti si fanno prendere dalla Sindrome di Paperino
Quindi dichiarano una fiducia, anzi una fede, incondizionata nella scienza. Trascurando il dettaglio che bisognerebbe andare a vedere cosa dice esattamente "la Scienza".
Quindi quelli che si preoccupano "sono fondamentalmente degli sciocchi", "c'è una irragionevole ondata di panico" o semplicemente li si liquida come "No-Vax". 
Insomma, l'inguaribile tendenza a "sentirsi migliori" ed essere fondamentalmente antipatici.

Intendiamoci, 
I trial clinici sono stati condotti in tempi più brevi perché hanno svolto alcune fasi in parallelo anziché in sequenza ed i risultati in termini di efficacia sono validi, anche se ovviamente non possiamo conoscere la durata delle protezioni garantite dai vaccini.
I risultati pubblicati su riviste scientifiche più che affidabili (New England Journal of Medicine, Lancet, British Medical Journal), sono lusinghieri. Anche per Sputnik V.
Ma questo non significa che tutte le sperimentazioni siano state condotte bene. In particolare quella di AstraZeneca, che oltre ad un po' di sfortuna, contiene almeno un errore, determinato dalla sfiducia dei britannici negli italiani di Pomezia.
E non significa che tutti i vaccini siano equivalenti. Sicuramente per le forme lievi e la prevenzione del contagio (dimostrata per Pfizer in Israele) 

Sugli effetti collaterali abbiamo un buon profilo per quanto riguarda effetti frequenti e sostanzialmente non molto rilevanti. 
Gli effetti gravissimi o mortali in sé sono meno frequenti e non possono essere intercettati da trials clinici che, sempre, hanno dimensioni limitate. Per Sputnik V non sono ben chiari i criteri che hanno portato esclusione di nesso causale con alcuni decessi. Cosa che non significa che ci sia un nesso causale, ma significa che non c'è sufficiente trasparenza.
Per AstraZeneca - analogamente - a settembre il rapporto tra vaccinazione ed una mielite trasversa è stato negato, ma non riesco a trovare informazioni adeguate che supportino questa tesi. Di nuovo, la cosa non significa che ci sia un rapporto. Significa che c'è scarsa trasparenza.

Perché vi racconto queste cose?
Perché stiamo affrontando una situazione molto complessa. 
E l'atteggiamento prudente (mi limiterei a definirlo "attento") è necessario ed alla lunga paga. La Germania non ha sbagliato. Ha fatto una scelta corretta, direi indispensabile, dimostrando lungimiranza. Perché sono abituati a guardare avanti e sanno che la campagna vaccinale è molto lunga. E sanno che la fiducia non è un diritto. la fiducia si conquista ogni giorno con trasparenza e onestà.
Da noi, invece, imperversano uomini di sinistra (ahimè anche donne) che parlano di rapporto rischio beneficio, parlano del fatto che non c'è cura e non c'è vaccino che non abbia effetti collaterali. Parlano come manager infastiditi da lacci e laccioli.
Tutto assolutamente vero!
  • Peccato che per far superare la paura non basta la razionalità. Occorrono strategie complesse.  Occorre costruire fiducia, partendo dall'ascoltare le persone.
  • Peccato che per la sospensione di AstraZeneca invochino ragioni geopolitiche prima di documentarsi su cosa ha portato alla sospensione.
  • Peccato che non riflettano sul perché ci propongono fondamentalmente il vaccino di  AstraZeneca e se si chiedano se questa sia effettivamente la migliore delle scelte;  
  • Peccato che siano gli stessi che 3 - 4  anni fa, sull'onda renziana, provavano a linciare mediaticamente chi (compreso il sottoscritto) accennava ai rischi da vaccini.
  • Peccato che si dichiarino di sinistra. Perché se fossero di destra saprei come vincere facilmente le prossime elezioni.
Carlo

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