I problemi da AstraZeneca: usiamo la testa e conciliamo la prudenza con le esigenze collettive.

Nel pomeriggio di ieri diversi Lander tedeschi hanno nuovamente sospeso  il vaccino di
AstraZeneca:  In questo caso la sospensione ha riguardato donne e uomini di età inferiore ai 60 anni.

La scelta deriva dalla segnalazione del Paul Ehrlich Insitut di 31 casi di trombosi della vena cerebrale posteriore; in 19 casi è stata segnalata concomitante trombocitopenia. Tutti questi casi si sono verificati da 4 a 16 giorni dopo la vaccinazione con AstraZeneca

Salvo che in due casi, sono state colpite donne di età compresa tra 20 e 63 anni. I due uomini sono un 36enne e un 57enne

Al 30 marzo (96° giorno della campagna vaccinale) risultano somministrate 13.481.171 vaccinazioni, con 4.059.469 persone (4,9% della popolazione) con ciclo vaccinale completo,
9.421.702 persone hanno ricevuto almeno la prima dose 

Risulterebbe che la Germania abbia ricevuto 15.872.775 dosi di vaccino
di cui: 
10.928.775 dosi del vaccino di  BioNTech / Pfizer,  (68,9% del totale)
  3.832.800 dosi del vaccino di  AstraZeneca   (24,5% del totale) 
  1.111.200 dosi del vaccino  di  Moderna.   (7,0 % del totale)  

Oltre che sorridere sul fatto che per i tedeschi il vaccino è "BioNTech",  possiamo vedere i tedeschi abbiano utilizzato circa l' 85% delle dosi arrivate; da questo - ipotizzando che il consumo dei vaccini si progredito omogeneamente - possiamo estrapolare che i vaccinati con AstraZeneca siano 3,2  -  3,3 milioni.

Anche in Germania hanno dato la priorità di vaccinazione agli anziani (anzi lo hanno fatto ben più rigorosamente che in Italia)  e per gli anziani hanno utilizzato vaccini a mRNA.
Pur non essendo riuscito a reperire la distribuzione  per classi di età dei vaccinati, credo che si possa ipotizzare che quasi tutti i vaccini AstraZeneca siano stati utilizzati in popolazione di età inferiore ai 70 anni 
E' anche ragionevole ipotizzare che il numero di vaccinati per genere sia sostanzialmente simile, per cui  possiamo dire che le donne vaccinate con AstraZeneca siano circa la metà, cioè 1,6 - 1,7 milioni. Diciamo 1.500.000 in età inferiore ai 60 anni. (in un blog possiamo prenderci qualche libertà ....)
Confido nell'aiuto di qualche amico epidemiologo che legge, ma  così, su due piedi, abbiamo 1 caso / 50.000 donne vaccinate di età fino ai 60 anni. (magari 1/55.000, ma cambia poco....)

Mi pare evidente che occorra una riflessione.
  • Innanzi tutto questi episodi sono meno frequenti in altri Paesi. Sarebbe utile confrontare i dati quantomeno dei Paesi Europei. 
  • Considerata la composizione della popolazione tedesca, sarebbe interessare sapere i casi siano distribuiti omogeneamente tra i numerosi gruppi etnici che vivono in Germania.
  • Ma in assenza di queste informazioni è ragionevole ritenere che quanto osservato in Germania sia estrapolabile ad altre popolazioni.

Insomma, in una popolazione femminile dai 20 ai 49 anni di circa 11.153.000 persone,  abbiamo avuto 361 decessi per Covid19. Se l'epidemia l'epidemia sarà lasciata libera, questo dato potrà quantomeno quadruplicare (immaginiamo che l'epidemia raggiunga il 70% della popolazione e che i casi individuati siano 1/3 di quelli reali...).
"Ragionieristicamente" ne risulterebbe che un rapporto rischi benefici favorevole anche in donne di questa età....
Ma chiunque voglia rifletterci su, si renderà facilmente conto che non si può ragionare in questi termini. Anche perché abbiamo delle alternative.

Con il mio post di ieri in cui evidenziavo come in Italia solo l' 1,1% dei morti da Covid19 aveva un'età inferiore a 50 anni.
Se vogliamo operare con una ragionevole cautela, considerato che occorre vaccinare prima gli anziani e gli over55 per abbattere radicalmente  la mortalità ed i ricoveri ospedalieri, e per riaprire le attività chiuse,
più che scegliere di vaccinare le donne fino a 60 anni con vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna)  forse dovremmo concentrare tutte le risorse sulla vaccinazione della popolazione anziana e over55 .
Intanto si inquadra meglio i problema e appena sarà ragionevole vaccinare i "giovani" ("le giovani") fino a 50 - 60 anni lo faremo  utilizzando il vaccino più opportuno.

Insomma, anche in questo caso i possibili limiti derivanti dalle caratteristiche di un vaccino possono essere conciliati con le esigenze di tutti. Basta volerlo.
Ovviamente, ogni riflessione è gradita!"
Carlo



 

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