Cani, gatti, botti e divieti

Cani e gatti patiscono i botti. Ed anche molti umani.
E, se devo confessare i miei peccati di gioventù, devo anche dire che da parecchi mi sono convito che è saggio evitare i botti.
Molte amministrazioni locali vietano "Botti di Capodanno". Quasi sempre parlando di "benessere animale".
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Ma dei risultati non sembra interessare nulla a nessuno. E' più interessante polemizzare su divieti 5 stelle o divieti piddini.

Il guaio è che quando si vuole cambiare qualcosa occorre agire su molti fronti. E dedicarci molto impegno.
Invece, basta leggere i messaggi e ci si accorge che sono messaggi chiaramente rivolti agli ("elettori") amici degli animali, non a quelli che sparano i botti. 
Non so se quando toccherà a noi amministrare Grugliasco avremo energie sufficienti per fare anche questo (è un problema importante, ma nella scala delle priorità non sta proprio sui gradini alti....).
Ma se si vuole affrontare il problema di "botti" occorre  avere una strategia.
Coinvolgere associazioni, fare iniziative nella scuole, fare un po' di moral suasion sui rivenditori e vedere se invece che biotti si riescono a vendere luminarie. O quanto meno botti che facciano "polp", "bum" e non "BBUUUMM!!"
O magari far capire ai maschi che con i botti "surrogano" pulsioni insoddisfatte. E che - insomma -  non ci fanno una gran bella figura
Carlo

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