Facebook ai tempi del referendum

C'è chi scrive che questa campagna referendaria sia stata un bene, perché per la prima volta da molti anni "la gente" è andata ad informarsi.
Forse, in parte, è vero. 
Ma se si gira per il web si trovano amplificate affermazioni demenziali. 
Dal "Se vince il Si, avremo un regime di Renzi per 20 anni" (chissà poi perché sempre 20 ....). 
... Il vero problema ci sarà quanto (se passa la riforma) quando vincerà Salvini.
A  "Serve fare  più velocemente le leggi" e tutte le menate dettate dalla disperazione  "Con la riforma costituzionale avrai una sanità migliore". .. Negli ultimi 3-4 anni la sanità funziona
sempre peggio. Ma per colpa di chi? Non servono leggi veloci, ma leggi ben fatte che "mettano al centro"  l'interesse dei cittadini e non gli interessi degli imprenditori della sanità.

I commenti disinformati, riportanti falsità, da tifoso ottuso, violenti ed aggressivi che si trovano sui blog e in particolare su Facebook, sono veramente fastidiosi e, per chi ci crede, avvilenti.
Il "Mi piace" può oggi essere modulato con 6 emoticon, ma nella pratica sono irrilevanti.
Immaginate invece che ci fosse un'alternativa secca: "Mi piace" "Non mi piace".
Avremmo dissensi frequenti, rapidi ed asciutti. magari prima di sparare "sciocchezze" ci si penserebbe due volte, E si risparmierebbe un sacco di aggressività nelle risposte.
Carlo
P.S.: Occhio, perché tra una settimana sarà finita la propaganda per il referendum e cominceranno le urla del post referendum.


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