
"I valori limite spiegati al mio
Sindaco
Ovvero, come alle riunioni del
Comitato Locale di Controllo i "tecnici" siano "più
politici" dei "politici" ed i "politici" provino a
fare i "tecnici" "
"Sarà la stucchevole serie di "incidenti",
"guasti", "malfunzionamenti" che hanno colpito
l'inceneritore del Gerbido, sarà il lungo periodo intercorso dall'ultima
riunione del Comitato Locale di Controllo, ma nel corso della seduta del CLdC
che si è tenuta oggi a Grugliasco, se ne sono sentite veramente di tutti i
colori!"
Così cominciava il post del 9
ottobre 2013
"L'incontro si è aperto con un
intervento introduttivo fatto con toni da piazzista di un personaggio di TRM
che ha confermato che gli ingegneri sono fenotipicamente (ma credo anche geneticamente) inidonei a
parlare di rischi per l'ambiente e per
la salute.
Un secondo intervento (di ingegnere)
(sempre di TRM) ha portato ulteriori conferme circa i danni
permanenti che causano studi ingegneristici su soggetti probabilmente
predisposti. Una lunga sequela di spiegazioni "si tratta di
impianti complessi", che mica possono funzionare bene da subito, "si
guastano" , "occorre tararli" ecc. (Insomma si tratta di
macchine, costruite dall'uomo, e mica possono nascere perfette!) ha dimostrato
come il tecnico non riuscisse in alcun modo a comprendere chi aveva davanti.

Quindi, dopo che l'oste ci ha
garantito che il vino è buono, è toccato all'ARPA.
ARPA che ci
ha spiegato che i rilievi ambientali "non hanno
evidenziato differenze. Quantomeno significative".
E visto che un Assessora si è chiesta
quale possa essere il significato di questi dati, visto che nei 6 mesi sono
state bruciate 30mila tonnellate di rifiuti ha chiesto, mentre a regime nello
stesso periodo saranno bruciate 210mila tonnellate di rifiuti, la funzionaria dell'ARPA ha prontamente (troppo prontamente, ...
) risposto che non ci sarebbe stata alcuna differenza. 30mila o 210mila non fa
differenza!

Purtroppo risulterebbe che i valori
limite siano stati sforati, ma come dice il sindaco di Grugliasco, "i valori limite sono rispettati e quanto non è così ci
sono specifiche cause, ..." (magari qualcuno preferirebbe che i
valori limite siano rispettati, sia pure per motivazioni ignote). Ma il Sindaco
ha provato a chiarire a se stesso ed ai colleghi che
"se si brucia tanto o se si brucia poco, nulla cambia per quanto riguarda ...
" e qui è caduto nel generico. Le
emissioni? I livelli di inquinamento? Mah!?!
Io continuo a pensare che un funzionario di un Ente di controllo debba
preoccuparsi di fare i controlli giusti, utili, e di farli nel modo corretto. Mentre
non dovrebbe preoccuparsi degli esiti e tantomeno delle conseguenze di tali
esiti.
I valori limite non hanno la pretesa
di proteggere dai danni alla salute. E' ovvio che meno inquinante c'è, meglio è.
Ma stare sotto ad una soglia non garantisce la tutela
della salute. E poi c'è la questione degli
effetti sinergici. Inquinanti differenti possono svolgere la medesima
azione, sinergicamente. E se per le sostanze irritanti, la questione è piuttosto
semplice, quando si affrontano sostanze con azioni tossiche il tutto
diventa più complicato. Anche perché nessuno è esposto agli agenti emessi da un
unica fonte di inquinamento.
Quando parliamo delle emissioni di
un camino, i principali valori limite sono riferiti
all'unità di flusso: milligrammi, microgrammi, nanogrammi, ecc./ metro
cubo. Quindi più brucio, più fumi emetto e più fumo
emetto, più milligrammi/microgrammi/nanogrammi/
di sostanze inquinanti emetto. Non c'è nulla di
misterioso o miracoloso.
Anche se misuro l'inquinamento
dell'aria ho dei valori limite. Ma, se nel caso delle emissioni (così come nel
caso dei TLV per gli ambienti di lavoro) i valori limite
sono stabiliti sulla base della fattibilità tecnica (compresa la
flessibilità dei valori quanto la tecnologia lo richiede), i valori limite per
l'inquinamento atmosferico vorrebbero avere qualche ambizione in più. Ma
comunque non hanno l'ambizione di proteggere dai danni, ma solo di ridurre i
danni. Anche al di sotto dei valori limite si verificano danni alla salute
umana. Come più volte detto e ribadito dagli
epidemiologi, tra lo stupore (ed indignazione) dei politici.
Già, gli agenti chimici se ne
fregano delle leggi quando determinano danni alla salute!
In ogni caso, a Torino non dobbiamo
preoccuparci. I valori limite per l'inquinamento
atmosferico sono ampiamente non rispettati. Ed avendo tanto inquinamento atmosferico,
l'inceneritore al massimo lo aumenterà un pochino!
Ma c'è una cosa che continuo a non
capire.
Gli inquinanti che ci preoccupano
maggiormente (gli inquinanti organici persistenti) sono assorbiti
dall'organismo umano principalmente per via alimentare. Le emissioni
dell'inceneritore non restano per sempre nell'aria, precipitano al suolo. E
indirettamente o direttamente, entreranno nella catena alimentare. Ed allora,
perché i tecnici continuano ad operare per misurare l'aumento di inquinamento
atmosferico?
Ricordo che chi fornirà la migliore
risposta, vincerà una settimana di vacanze a Seveso.
Carlo

Con questi qui, non c'è speranza!
Carlo
0 Commenti