Le Olimpiadi delle baggianate

In queste settimane c'è un'enorme pressione "politica" sul  Movimento 5 Stelle e sulla Sindaca di Roma, Virginia Raggi. Al di là di come la pensiate sul M5S e sulla Sindaca di Roma, probabilmente, sottosotto, percepite l'anomalia di questa pressione.
Oltre a tutte le ragioni note, c'è un tema rilevante che resta sullo sfondo: la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024.
Si tratta di 5,5 miliardi di euro di appalti, che probabilmente diventeranno almeno 7. Insomma, c'è di che essere interessati. Anche perchè saranno (sarebbero) di più.
Premetto, mi piace lo sport. Ho patito quanto le Olimpiadi hanno "ammesso" lo sport professionistico.
Ma non riesco a non appassionarmi vedendo Bolt. O la Cagnotto.
E uno degli eventi sportivi che ricorderò per sempre è la partita di hockey femminile Italia Canada, con la vittoria 16 a 0 del Canada. Ma la tensione, l'emozione, la gioia erano al massimo. 
E trovo meravigliosa l'atletica leggera. Vidi Mennea al Meeting del 2 giugno al Parco Ruffini nel 1971. E ricordate quando il mezzofondo e fondo italiano ha dominato a livello europeo?
Insomma lo sport mi piace ....
Ma ho già avuto modo di parlare di Olimpiadi: 
Quando il governo italiano ha iniziato a regalare soldi per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024.

Quando il CONI è intervenuto sull'amministrazione di Roma per bloccare il referendum sulle Olimpiadi e una dirigente capitolina, pur non avendone il potere, ha sospeso la raccolta firme.
Ma la rinuncia alla candidatura olimpica, almeno in Europa, è oramai una moda.
Ha rinunciato alla candidatura anche Stoccolma. Questa volta erano le olimpiadi invernali del 2022.
Ancora prima ha rinunciato alla candidatura alle Olimpiadi estive del 2024 la Città di Amburgo. Anche in questo caso sono stati i cittadini che hanno detto NO alle Olimpiadi con un referendum popolare.  Ovviamente da noi c'è stato chi è riuscito solamente  a gioire vedendo un concorrente in meno per Roma per le Olimpiadi del 2024

Torno a scrivere su tema, perché credo che se la Sindaca di Roma riuscirà a dire no alle Olimpiadi di Roma 2024, questa scelta da sola può valere il suo mandato.
Scrivo perché gli argomenti per il SI alle Olimpiadi sono un distillato di offese all'intelligenza delle persone.
Il problema non sono le ruberie italiche, che, semmai, sono un problema in più.
Il problema è che negli ultimi decenni il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) impone lavori. Non importa quali. Importa che siano tanti e che gli importi complessivi siano di molto superiori a quelli delle Olimpiadi precedenti.
Alla fine, chi paga, sono sempre le popolazioni locali; con debiti e con cementificazione del territorio.
I soliti propagandisti hanno già dimenticati  la pista da bob o il trampolino per il salto fatti per le Olimpiadi 2006? Qualcuno si ricorda che avrebbero voluto trasformare il Lago Nero in un bacino per l'innevamento artificiale?.
A Garmish Partenkirchen sarebbero stati ben contenti di fare le Olimpiadi. Avevano (ed hanno) impianti meravigliosi, all'avanguardia. Magari poteva servire qualche ritocchino. Nulla più. Ma il CIO impone lavori. E loro hanno detto no.
Inizio a non sopportare più quelli che "amano lo sport", quelli "che preferiscono gli ottimisti", quelli che "se ne fregano delle conseguenze, tanto vengono dopo". 
E per favore, non illudetevi. Non è che con i soldi delle Olimpiadi si asfaltano tutte le strade  di Roma, estreme periferie comprese e si organizza una raccolta differenziata all'avanguardia. E poi si fanno 2 o 3 piccoli impianti sportivi, giusto per rimediare a carenze. Non è pessimismo. E' esperienza.
Per cui vediamo se Virginia Raggi riuscira a salvare Roma da un'ennesima sciagura.
Carlo

Posta un commento

0 Commenti