
Sono sempre meno i luoghi di lavoro
in cui non c'è un contenitore per la raccolta di tappi di plastica.
In generale vi raccontano che si
tratta di raccolte per scopi benefici, in particolare per portare l'acqua in qualche sperduta località dell'Africa
Si tratta di una leggenda metropolitana,
di una bufala o c'è qualcosa di vero?
Dopo essere stato redarguito perché
non metto mai i tappi di plastica nel contenitore, ho deciso di capirne un po'
di più.
In realtà avrei potuto evitarmi la
fatica, perché sul lavoro non consumo bibite in bottiglia di plastica (sicuramente
meno di 10 all'anno), ma la cosa mi ha incuriosito.
In realtà la raccolta dei tappi è
accattivante perché è realizzata in un grande contenitore a forma di
bottiglia pieno di
tappi colorati.
E chi "sponsorizza" la
raccolta ci spiega che separare i tappi di plastica dalle bottiglie è utile anche
per facilitare la raccolta differenziata.
Infatti i tappi sono in PE (polietilene) e le bottiglie in PET (polietilentereftalato)
devono essere riciclati in modo differente.
L'idea (la moda?) di raccogliere tappi di plastica sembra si sia diffusa in Italia
dall'inizio degli anni '90. Io l'ho incontrata nel 1996, 4 posti di lavoro
fa....
Sembra che l'iniziativa sia nata in
Francia per iniziativa dell'associazione Bouchons d'Amour (Tappi d'Amore).
Parecchi riferimenti si possono
trovare sul sito di "green me sarò buona con la terra".
Considerato che i dati del CICAP sono fin
più lusinghieri di quelli pubblicati dal Centro Mondialità Sviluppo Reciproco
nel rapporto 2015, vi propongo due semplici riflessioni.
Una tonnellata di tappi ha un valore
di 150 euro ed è costituita da 400.000 tappi. Quindi un tappo da un contributo di 0,0375
centesimi di Euro. O se preferite 100 tappi valgono 3,75 cent.
Insomma su 200 giorni lavorativi/anno,
se comperate una bottiglietta tutti i giorni, la raccolta frutta 7,5 eurocent.
Ma se siete "molto diligenti" ed a casa consumate 2 bibite in bottiglia al giorno per 365 giorni /anno ed aggiungete i 730 tappi
di plastica casalinghi a quelli del lavoro, giungete a poco meno di 35 eurocent
di valore all'anno.
Ora, contribuire a progetti per zone povere del pianeta secondo me è una cosa bella. E ognuno ovviamente sceglie i progetti che più lo convincono. E aderire ad un progetto non esclude l'adesione ad un altro progetto.
Ma se una bottiglietta da distributore costa in media 50 cent, potete anche scegliere di devolvere l'importo una volta all'anno ed avrete fatto di più.

Carlo.
P.S.: e ricordatevi che vi hanno insegnato a schiacciare la bottigleitta, e richiuderla con il tappo, per non ingombrare inutilmente i contenitori della raccolta differenziata.
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