Gli infortuni lavorativi, gli infortuni lavorativi gravi, sono sempre una cosa seria. Parlarne seriamente dovrebbe essere un dovere. Non è difficile, basta documentarsi ed avere un po' di pazienza. Certamente non si risolve il problema da un blog, ma un aiutino si può dare.
Ho già manifestato il mio fastidio per le rituali comunicazioni sugli infortuni lavorativi che avvengono tutti gli anni in varie occasioni tra cui la festa dei lavoratori.
Esistono solo due registri: o "continua la discesa degli infortuni lavorativi grazie all'azione del governo" o - come quest'anno - si sottolinea la
"preoccupazione per l'aumento degli infortuni mortali", "anche se gli infortuni complessivamente continuano a diminuire".
"preoccupazione per l'aumento degli infortuni mortali", "anche se gli infortuni complessivamente continuano a diminuire".
Il tutto ovviamente condito da una richiesta "di più controlli" e "più risorse per i controlli". Tra qualche giorno vedremo come anche su questo aspetto giornali e TV riescono a dire sciocchezze.
Abbiamo già visto che i tassi standardizzati di infortunio lavorativo sono diminuiti molto. Forse troppo.
Se guardiamo agli infortuni lavorativi gravi (infortuni con prognosi superiore a 30 giorni e/o con esiti permanenti e/o mortali) vediamo che dal 2000 al 2013 c'è stata una diminuzione di quasi il 30%. In questo caso si tratta di numeri (calcolare i tassi standardizzati è un' operazione un po' troppo lunga per il sottoscritto) ed il confronto con i tassi rischia di far fare gravi errori.
Sembra però fondata l'ipotesi che in questi anni si sia diffusa l'abitudine di non denunciare gli infortuni lavorativi, abitudine che ovviamente colpisce maggiormente gli infortuni non gravi.
Questo ovviamente succede un po' dappertutto, ma se il contratto di lavoro non è "robusto", succede di più. Ed oggi anche i contratti a tempo indeterminato, non sono più robusti.
Un'altro aspetto interessante è osservare come gli infortuni gravi siano aumentati in agricoltura, nel commercio, nella sanità e tra gli statali.
Si tratta di settori dove l'invecchiamento della popolazione lavorativa è particolarmente significativo. E l'invecchiamento per un verso favorisce gli infortuni e per altro verso rende più lungo il periodo di guarigione.
Carlo
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