Io continuo a pensare che a Grugliasco il problema sia il pressapochismo e la mancanza del senso del ridicolo. E' così, oppure no?
Come al solito, per chi intende querelare, e quindi per una volta far seguire i fatti alle minacce verbali, la mia firma è in basso a sinistra.
Il consiglio comunale di Grugliasco di lunedì 21 luglio è stato molto interessante. Si è parlato di osservazioni al piano regolatore, di nomina del vicepresidente della "6^ Commissione" ("Controllo e garanzia") e delle recenti cronache che hanno nuovamente portato il nome di Grugliasco all'attenzione dei media per l'imbarazzante struscio di 'ndranghetisti attorno alla città ed all'amministrazione.
Il consiglio comunale di Grugliasco di lunedì 21 luglio è stato molto interessante. Si è parlato di osservazioni al piano regolatore, di nomina del vicepresidente della "6^ Commissione" ("Controllo e garanzia") e delle recenti cronache che hanno nuovamente portato il nome di Grugliasco all'attenzione dei media per l'imbarazzante struscio di 'ndranghetisti attorno alla città ed all'amministrazione.
Insomma c'erano buoni elementi per potersi confrontare sul significato delle regole, su cosa significa rispettarle e su come dare garanzie alla cittadinanza.
Il piatto forte era una mozione sulla legalità concordata (ed annacquata) a seguito delle notizie di 'ndrangheta, che però era stata seguita da un "question time" del M5S che chiedeva al Sindaco: "Il Raffaele Bressi nominato dal suo predecessore Marcello Mazzù nel CdA della società partecipata Le Serre è lo stesso Raffaele Bressi citato ripetutamente nell'Ordinanza San Michele oggetto dell'indagine del GIP?"
L'argomento era tanto piccante che si era addirittura cominciato a pensare che il ritardo di 3/4 d'ora del Sindaco (che presentandosi ha garantito il numero legale per lo svolgimento del consiglio) fosse correlato a quanto sopra descritto, avendo egli anche scelto di rispondere per mail e non in aula. Visto anche che il vice sindaco Musarò aveva preso saldamente il timone ...
La discussione sulle osservazioni al piano regolatore ha portato bene in evidenza come l'attuale maggioranza giustifica le proprie scelte restringendo sempre l'ambito della discussione.
Per esempio, è più facile far passare per buona una scelta urbanistica limitando il campo alla logica del piano regolatore, che non considerando anche le conseguenze generali (recepisco una variazione derivante da un abuso poi sanato, estendendo la diversa destinazione d'uso alle aree adiacenti, perché nella logica del piano regolatore ci sta.... ma se considero anche i "messaggi" che dò alla cittadinanza ed alle imprese, la medesima scelta non ci sta più)
Ciò che l'attuale maggioranza non vuole è che si facciano collegamenti. Non lo vuole e non lo sopporta così tanto che appena possibile, minacciano querele.
Oggi comunque non vi somministro tutte le prelibatezze prodotte dal consiglio comunale lunedì scorso. Rischiereste di non gustarle.
Prima della pausa per la cena (vedi anche il post "PPS ....") la Presidente del CC ed il segretario comunale hanno gentilmente ricordato che nella discussione che sarebbe seguita dopo cena, bisognava stare attenti a non fare accuse a nessuno. Lo dicevano per noi, non per altro, ma c'era il rischio che per qualche parola di troppo qualche cittadino ci potesse querelare.
Visto che questa raccomandazione è venuta fuori ossessivamente più volte negli ultimi giorni ( e negli ultimi mesi...), viene da pensare che credano che i consiglieri di opposizione siano completamente tonti.
Così una volta uscito dal municipio, chiacchierando, ho spiegato a Florinda Maisto (presidente del CC) che dal nostro punto di vista Lei non tratta in modo equo l'opposizione, facendole osservare che il suo vizio di interrompere i consiglieri di opposizione, stabilendo anzitempo che stanno andando fuori tema, stava assumendo una rilevanza tale da non renderlo più accettabile.
E sapete cosa mia ha risposto: "Sono molto contenta che mi dici questo, perché è la stessa lamentela che, mi viene fatta dalla maggioranza!" " Quindi sono tranquilla perché vuol dire che sto agendo bene!"
Non è neppure stata sfiorata dal dubbio che magari stava sbagliando tutto!
Vi risparmio per ora la mirabolante storia dell'elezione del vice-presidente della "6^ Commissione - Controllo e garanzia"
Ma dato che i politici, gli amministratori locali o come diavolo voltete chiamarli voi, non hanno l'obbligo di avere il senso del ridicolo, prima che cominciasse la discussione sulla mozione su Grugliasco, legalità e 'ndrangheta, la Presidente del Consiglio Comunale ha nuovamente "avvisato" (non era una minaccia, scappava quasi da ridere, se non fosse stato avvilente) che se venvano fatti accenni alla moralità di persone, avrebbe chiuso la seduta, perché il regolamento non ammette queste cose davanti al pubblico.
Ed ha continuato a fare tanta confusione sulle modalità con cui la seduta poteva ricominciare a porte chiuse, che il pubblico - due malcapitati - ha iniziato ad abbandonare l'aula.
Ma dato che il segreto della comicità sta nel ritmo incalzante delle gag, la Presidente ha cominciato a richiamare il pubblico nel microfono dicendo "Ma no, restate pure, mica ve ne dovete andare!"
Ora, io ci scherzo su, ma mi sembra proprio che l'attuale maggioranza a Grugliasco, presidente del CC compresa, abbia perso la bussola.
Noi ringraziamo per le cure e l'attenzione che ci prestano la Presidente del consiglio comunale ed il segretario comunale, ma insomma, se trascendiamo, si sospenderà la seduta, che potrà proseguire a porte chiuse ove il Consiglio comunale le decida. E noi risponderemo - quando del caso - dei nostri atti.
Ma non c'è alcun bisogno che ci ripetano le loro raccomandazioni ogni volta. Forse devono fare così con la maggioranza, ma la minoranza / opposizione, a Grugliasco, capisce in fretta. Forse saremo presuntuosi, ma non ci sembra di essere tonti.
Se invece quello che il Segretario comunale e la Presidente del Consiglio comunale intendono dirci è altra cosa, forse non siamo solo presuntuosi, ma siamo anche tonti.
Per cui ce lo spieghino in modo più semplice e diretto, così potremo capire.
Carlo Proietti
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