Sicurezza scolastica. Una piccola storia ignobile


Matteo Renzi dichiara a piani polmoni che una delle sue (tante) priorità è la sicurezza degli edifici scolastici. Ora, vi confesso che penso che un governo che riuscisse a mantenere una promessa come questa, potrebbe anche essere un pessimo governo per tutto il resto, ma sarebbe un governo che vale la pena avere. 
Fin da piccoli ci hanno insegnato che tra dire ed il fare c'è di mezzo il mare, ma a me viene in mente una storia vera. 
Guccini ci direbbe "Ma che piccola storia ignobile mi tocca raccontare, così solita e banale come tante, che non merita nemmeno due colonne su un giornale ...".
Io, più banalmente vi dico che la storia che mi hanno raccontato sembra proprio essere vera, ed è avvenuta niente poco di meno che a Torino, circa 15 anni fa.
La storia è questa. 


Il 13 febbraio 1983 brucia il Cinema Statuto. Muoiono 64 persone per "intossicazione da fumi". Se si fossero
raccontate le cose come erano, si sarebbe detto che gran parte delle persone era deceduta per intossicazione da cianuri. Le imbottiture in schiuma poliuretanica, bruciando, avevano liberato i cianuri.Ma a parte questo occorreva interrogarsi sul perché era scoppiato l'incendio e su perché le persone non avevano trovato una via di evacuazione.

Lo shock fu enorme. Negli anni successivi iniziarono lavori per la messa in sicurezza degli edifici pubblici o aperti al pubblico. La realizzazione di scale antincendio fu uno dei provvedimenti più gettonati. I maligni dicevano che le scale antincendio piacevano più della messa in sicurezza degli impianti elettrici, perché gli appalti erano più grossi. Ma si sa, i maligni non mancano mai. E comunque cambiarono anche le schiume poliuretaniche....
E da allora l'attenzione, è rimasta alta.

A fine anni '90 l'Amministrazione comunale di Torino continuava ad investire sulla "sicurezza antincendio" degli edifici scolastici. E così era giunto il momento di certificare gli edifici scolastici realizzati nella seconda metà degli anni '70: quei bunker che ospitano scuola materna, scuola elementare e scuola materna identificati come E11, E10, E 9, ..... 

La storia riguarda l'edificio E 11.
Un giorno, in consiglio di circolo, la dirigente scolastica è visibilmente arrabbiata. I Vigili del Fuoco hanno impartito le prescrizioni per avere il nulla osta di prevenzione incendi. E tra le prescrizioni ci sono gli interventi per dare l'illuminazione naturale a 3 aule al piano terreno.Alle aule manca l'illuminazione naturale e non sono a norma per la 626. Bisognerà demolire 2 solette e realizzare una cupola trasparente per dare un'illuminazione naturale indiretta alle 3 aule del piano terreno. 
La dirigente scolastica è arrabbiata e molte insegnanti sono disperate. Gli interventi di messa a norma comporteranno la perdita della cavea dove sono fatte le recite scolastiche.
Come ben sapete, in ogni consiglio di circolo c'è almeno un genitore pistino. E così viene posto un dubbio alla dirigente scolastica: 
"Ma cosa c'entrano le tre aule inutilizzate al piano terreno con la prevenzione incendi? E cosa c'entrano i Vigili del Fuoco con l'illuminazione delle aule?" 
"Potremmo capire se fossero stati quei rompiscatole dello SPreSAL, ma i Vigili del Fuoco non c'entrano nulla".
"Ma quelle 3 aule, in realtà sono 3 vani, inutilizzati da sempre. Ed in ogni caso spendere 3 miliardi di lire per mettere a norma 3 vani che non superano i 100 metri quadri complessivi...". 
La dirigente scolastica si mosse con l'energia e la capacità che tutti le riconoscevano. Ma non accadde nulla. "Si gli argomenti erano ragionevoli, ma le prescrizioni erano state formulate e bisognava ottemperare"; "Le prescrizioni non possono essere cambiate!" e così via. 
E così i lavori vennero realizzati. Si spesero 3 miliardi di lire per dare illuminazione naturale a 3 locali in disuso. Per un intero anno scolastico dentro la scuola fu presente un cantiere, con un significativo aggravio dei rischi per gli insegnati e per gli alunni. Spendere 3 miliardi per mettere a norma 100 metri quadri vuol dire spendere 30 milioni a metro quadro. E per quanto si racconta, l'intervento venne realizzato in altre 10 scuole!
La morale: la sicurezza scolastica è un nobile obiettivo. Ma non è sufficiente avere buone intenzioni! Se la politica stanzia i fondi senza verificare come vengono usati, si spreca il denaro pubblico e si inducono maggiori rischi. 
Carlo

P.SIn un gelido inverno, un uccellino pigolava disperato. Si fermò una mucca e gli chiese:
"Perché sei così disperato?"  
"Ho molto freddo ed ho paura di morire!"
La mucca rispose: "aspetta un attimo!"
Si voltò e fece una enorme busa giusto sopra l'uccellino
Dopo un primo momento di sgomento, l'uccellino apprezzò il tepore e si mise a cinguettare"
Dopo un po' arrivò un lupo e chiese all'uccello:
"Ma cosa fai, lì nella merda!?"
"L'uccellino imbarazzato rispose " E' stata la mucca"
E il lupo " non ti preoccupare, ti aiuto io"
Prese l'uccellino per la coda, lo scosse con energia e se lo mangiò!
La morale?
Beh, la morale è che "Chi ti mette nella merda, non sempre lo fa perché ti vuole male. E chi ti leva dalla merda, non sempre lo fa per il tuo bene!"
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