Arrivo al Municipio di Torino e fuori c'è un
po' di polizia, poi un po' di gente ferma davanti ad un cancello chiuso ed
alcuni vigili urbani. Chiedo "E' qui la riunione del Comitato Locale di
Controllo?" I vigili mi guardano e "Sì, per di qua"
facendomi passare. Montgomery e cartella in pelle fanno tanto intellighentia
di sinistra.
Qualche
protesta. "Dobbiamo entrare anche noi". Passare così, non è sportivo.
"Veramente anch'io devo andare lì "solo" per ascoltare".
Un
po' d'imbarazzo.Mi fermano. Poi "C'è posto ancora per 15 persone". "Che
fortuna, siamo di meno" . E così per entrare, i vigili ti prelevano i
documenti. Lasciamoli fare, se si divertono così. (non i vigili, per carità,
facevano solo diligentemente il loro lavoro). Arriviamo in sala e altro che "ancora
15 posti liberi".
Premesso
che mi vergogno un po' per essere stato scambiato per uno "degli
altri" cosa è successo di interessante nel corso della riunione?
L'ordine
del giorno non era di particolare interesse e non è possibile riferire
correttamente cosa è stato detto fino a che non saranno resi disponibili i
documenti. I medici ASL e ARPA hanno nuovamente raccontato la struttura dello
studio costituito da un gruppo di residenti nelle vicinanze dell'inceneritore
ed un gruppo di residenti in area più lontana, i "non esposti" residenti
nella zona di Mirafiori sud.
Hanno
nuovamente raccontato che lo studio ha previsto controlli ad un tempo zero
"(quasi) prima dell'avvio dell'inceneritore", ad un tempo un anno (che sarà
probabilmente differito di 6 mesi) ed a tre anni dall'avvio. I risultati finali saranno
disponibili dopo un altro anno / anno e mezzo.
Insomma, come ripeto da 8 mesi, i 2.200.000 euro servono
primariamente ad intrattenere tutti per
4 / 4,5 anni. Avremo tempo per tornarci su, ma diverse cose in
merito sono già state dette.
Molti
hanno la sensazione di esser presi per i fondelli e "razionalizzano" lanciando accuse di
svariata natura contro lo studio di sorveglianza sanitaria. Per cui ci si
attacca al mancato controllo dei bambini, o del latte materno. O a presunte
oscure macchinazioni. O alle dimensioni troppo piccole dello studio.
In
realtà quello che tutti fiutano è la "scarsa significatività dello
studio". Non fraintendetemi, lo studio dal punto di vista scientifico è
interessante. Invece è irrilevante dal punto di vista sociale e politico. Inoltre pensare che una singola fonte di inquinamento possa da sola determinare un
aumento del 20% dell'assorbimento degli inquinanti in un'area come Torino, è cosa più che ardita. Quantomeno per tecnici che si occupino di ambiente. Ma
dire che l'inceneritore del Gerbido è "meno peggio" dell'ILVA di Taranto,
non significa minimamente che l'inceneritore vada bene.
Oramai
è una moda, ma strumenti finalizzati ad individuare rischi, misurarli ed a
promuoverne la riduzione o eliminazione, oggi sono utilizzati per misurare rischi
nuovi introdotti nell'ambiente e dire che in fin dei conti si tratta di rischi
piccoli. E quindi la scienza non viene più usata per promuovere un percoso
di mgilioramento delle condizioni ambientali e di esposizione a rischio, ma per
gestire un percorso di progressivo deterioramento.
La
dottoressa Pannocchia che nello scorso Comitato Locale di Controllo zittiva i
cittadini presenti dicendo "Le
puzze che voi dite di sentire, i miei strumenti non le rilevano e se anche le
rilevassero, è tutto da dimostrare che provengano dall'nceneritore" è solo
la faccia rozza di un approccio che usa gli strumenti scientifici come una
clava.
Oggi
si presentavano i dati sull'assorbimento dei metalli, tra cui alcuni inquinanti
fortemente correlati al traffico veicolare. E pur in assenza di rilevantissime
differenze, per alcuni inquinanti il gruppo di residenti vicino
all'inceneritore, presentava livelli più alti (siamo prima dell'avvio, quindi
l'inceneritore non c'entra). Vedremo con calma i dati. Ma c'erano sostanze che
possono far pensare ad inquinamento industriale/ambientale ed altre cose al
traffico veicolare.
Ora,
scientificamente riflettere su possibili cause come l'alimentazione e le protesi
è importante. Ma visto che il gruppo è composto all'80% da beinaschesi, si può
anche pensare alle vicende di inquinamento di Beinasco e ai problemi da aumento
del traffico dopo la chiusura del casello autostradale di Orbassano.
Il
problema è che fino a quando si ipotizzano cause legate alle abitudini
alimentari, alle protesi ecc. nessuno sui lamenta e tutto finisce a tarallucci
e vino. Se si individuano cause legate ad industria, impianti, scelte della
politica, allora succede un pandemonio.
In
ultimo, per questa sera, possiamo riflettere sulle affermazoni dei
"tecnici" che a fronte di valori alti di alcuni metalli , riuscivano
a dire "Sì il valore è alto per questo metallo, ma in questo caso si parla
di nanogrammi e non di microgrammi". Un po' come se a fronte di una mosca da un grammo, qualcuno vi dicesse "Si è più nel normale, ma gli
elefanti pesano 4 tonnellate"
E
poi una tal dottoressa (?) Molino (?) è
riuscita a spingersi fino a vette inesplorate "Se lo studio di sorveglianza sanitaria
dovesse dmostrre un aumento dell'assorbimento degli inquinanti e l'inceneritore
nel contempo avesse rispettato i limiti di emissioni, l'aumento di assorbimento
non potrebbe essere ricondotto all'inceneritore"
In
altri termini "I risultati sono buoni solo se dicono quello che va bene a
noi!"
Carlo
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