Rifiuti; soluzioni grandi e grandi soluzioni; libertà e liberi interessi; Vienna; mucche; 5 euro x; AIUTOOOO !!!


E provare ad iniziare ad usare la testa?
Ieri sera c'è stata la proiezione di Trashed nella sala consiliare del Municipio di Grugliasco. Avevo già visto il documentario (un'ora e quaranta!) è mi è parso che la sala consiliare fosse il posto giusto per presentarlo a Grugliasco. Anche perché così aveva più senso l'invito a sindaco, assessori e consiglieri (di maggioranza, quelli di minoranza sono già ben edotti, salvo chi siede in opposizione a Grugliasco ed al governo, a Roma).

E' stata un bella serata, con un clima "bello teso". Indentiamoci, non una parola sopra le righe, ma un silenzio e un attenzione, come si vede di rado. 
Purtroppo, della maggioranza, non c'era nessuno (se qualcuno c'era, mi scusi, ma non l'ho visto. La sala era piena. ma veramente piena. Non come quando si è insediato il nuovo sindaco.
Abbiamo imparato qualcosa? Una mia "vecchia" amica ha detto "bello, siiii, ma insomma, sempre le solite cose che
sappiamo". Ora un'ecologista di vecchia data ha avuto al massimo l'occasione di ripassare cose note. ma il documentario è di grande impatto.  Aiuta a capire cosa sono i rifiuti. E, anche se la traduzione non ne da conto, aiuta a capire cosa sono i rifiuti, che sono cosa ben diversa dall'immondizia e dalla spazzatura.
Ma, veniamo al dunque. Il problema sono i rifiuti. Occorre che diminuisca drasticamente la produzione di rifiuti. Di plastica, ma non solo. Deve diminuire la quantità, e deve cambiare la qualità dei rifiuti. Le soluzioni esistono. Come sanno i lettori di questo blog, "non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello". In altri termini la risposta non è in un mega impianto o in una mega tecnologia. La soluzione consiste in una rete di provvedimenti piccoli e grandi. Eliminazione dei materiali inidonei, evoluzione dei materiali, riutilizzo (degli imballaggi in primo luogo), riciclo dei materiali, ecc. . la raccolta differenziata è solo una modalità a valle di questi provvedimenti. Altrimenti ciò che si differenzia (con fatica o con piacere) può avere destini molto differenti.
La scelta dell'incenerimento è sicuramente perdente (per l'ambiente, per tutti) a medio termine, ma nell'immediato è molto conveniente per qualcuno. Conveniente in termini economici. C'è chi paga quando fa la spesa (paga gli imballaggi) e poi paga quando smaltisce gli imballaggi nei rifiuti, e quindi paga ancora l'acqua calda ed il riscaldamento e  di nuovo paga anche l'elettricità. Dall'altra parte che chi incassa in tutte le situazioni. "Nulla di male", direbbe qualcuno "E' il (libero) mercato, bellezza". Grazie. ma ciò che manca, è il "libero". Ed allora, visto che noi non possiamo scegliere, ci arrabbiamo un pochino. E sappiamo bene di chi è la colpa. Dei "nostri" amministratori locali" e dei "nostri" politici nazionali. Qualcuno pensa che "non siano tanto intelligenti" e/o che "siano miopi". Qualcun altro pensa invece che siano furbi e che pensino esclusivamente al loro interesse. 
Una cosa interessante, raccontatami da un viennense, è che da alcuni anni l'amministrazione ha detto ai cittadini di Vienna che barattoli di yogurt e vasetti analoghi non devono andare più nella raccolta differenziata.  Sono impazziti? No. Il fatto è che la raccolta differenziata andava troppo bene e mancava il combustibile per l'inceneritore".
Sono riuscito a fare solo qualche verifica, ma le informazioni raccolte sembrerebbero coerenti con questo racconto.
ma noi, corriamo questo rischio? Con queste amministrazioni, no. Si manderà la plastica direttamente all'inceneritore senza disturbare i cittadini. S se si chiederanno spiegazioni, la risposta sarà "scarsa qualità della differenziata. E' colpa dei cittadini che non si impegnano" .
Ma vorrei tornare ancora un momento a "Trashed". Ci è stato spiegato che per assorbire la diossina che una mucca mangia in un giorno, occorrerebbe stare per 14 anni vicino alla mucca. Insomma, come già detto, la diossina penetra negli organismi per via alimentare. 
Questo argomento è una delle grosse criticità dello studio di sorveglianza sanitaria della popolazione residente nelle vicinanze dell'inceneritore del Gerbido, condotto dall'ASL TO3 e TO1 oltre che dall' ARPA. L'unica risposta arrivata è stata più o meno "E' vero, è un problema, ma si vedrà". 
In realtà lo studio di sorveglianza sanitaria è una potente arma di distrazione di massa. Diossine, PCB e metalli pesanti sono immessi nell'atmosfera e si accumulano nell'ambiente e negli organismi viventi fondamentalmente per via alimentare (in realtà ci sono differenze tra PCB e Diossine e metalli pesanti). E questi, invece, "provano" a misurare l'accumulo correlato alla zona di residenza, fattore a sua volta slegato dal luogo di origine degli alimenti, quantomeno a Torino e cintura.
Elementare, Watson!
E invece no! Qualcuno, ancora oggi, continua a correre dietro a questo fantasma e prosegue la campagna "5 euro per difenderci dall'inceneritore".  Non credo che sia questa la sede per criticare questo """studio""". Se sono vere le questioni da me sollevate, non ha senso lo studio di sorveglianza sanitaria dell'ASL, che è solo uno strumento per prendere tempo. Ma ha ancora meno senso tagliare le unghie ai bambini per cercare un mix di metalli. 
Un volantino in carta patinata, con un medico che fa analisi al microscopio per "denunciare il prima possibile i danni causati dall'inceneritore utilizzando i dati delle analisi mediche" è quantomeno imbarazzante per chi intende occuparsi di ambiente e di salute.
Carlo

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