La patata blu è di destra? E quella rossa, è di sinistra? Ma com'è complesso il dibattito sugli OGM ...

Ma proprio perché il dibattito è complesso, le scelte dovrebbero essere abbastanza facili
"Gli OGM sono una cosa meravigliosa!" "Ma che diavolo dici! Gli OGM ci avveleneranno tutti!"
Nel villaggio globale dove la tecnologia ci costringe ad essere sintetici e dove ci hanno abituato a discussioni in cui si cita solo il titolo dell'argomento e non i suoi  contenuti, molte discussioni sembrano limitarsi ad asserzioni simboliche. Quasi che si abbia paura di confrontarsi, perché se si modifica le proprie idee, forse si perde anche la propria identità.
Per chi è meno interessato, posso ricordare che modifiche al genoma batterico sono utilizzate per la produzione di farmaci; ma quando parliamo di OGM in realtà intendiamo coltivazioni OGM.
Ma limitandoci alla produzione alimentare (o se volete alle coltivazioni"), i temi che sono normalmente trattati possono essere ricondotti a queste categorie
  • tutela dell'ambiente
  • possibilità di far coesistere i non OGM con gli OGM
  • sicurezza alimentare ed i rischi per la salute (allergenicità, tossicità)
  • aspetti economico sociali
  • problemi di carattere bioetico
Sono tutti aspetti importanti, ma credo che le due questioni fondamentali siano:
  • La proprietà delle sementi. Le sementi non sono più dei contadini che devono comperarle annualmente. Il rapporto con l'epidemia di suicidi tra contadini in India e con l'abbandono delle campagne sono documentati non solo da Vandana Shiva (che peraltro non è mai stata smentita). Per quanto ho capito l'esigenza di molti Paesi che desideravano entrare nel WTO ha portato ad accettare l' “Accordo sulla commercializzazione dei diritti sulla proprietà intellettuale”  con  tutte  le  sue  implicazioni. Ad oggi gli OGM non hanno sfamato gli affamati, ma hanno prodotto nuovi affamati.
  • La libertà di scelta.  Non credo che sia accettabile che qualcuno possa decidere quali pomodori, quali mele, banane, patate, cavoli, uva io debba mangiare. Tempo fa, l'UE voleva normalizzare gran parte della frutta e verdura da normalizzare. qualcuno ha detto "E che male c'è? Classificare i piselli in piccoli medio-piccoli, medi, medio-grandi, grandi, rende più chiaro l'acquisto da parte del consumatore"    E' quindi  chiaro  che  abbiamo  la  testa  piena di pigne,  pardon,  di scatolette.  Non ipotizziamo neppure di poter comperare e poi mangiare dei piselli che non escano dalla scatoletta o dai surgelati. Ma gli euroburocrati, per normalizzare, dovevano normalizzare anche le caratteristiche dei frutti irregolari. Per cui i requisiti dei pomodori erano la sottigliezza della buccia, la trasparenza della buccia, la sfericità (con ridottissima tolleranza per i pomodori deformi), diametro (2 cm, 3 cm, 4 cm. e poi stop).  Quindi  addio  ai  cuore  di  bue, san marzano, e   pomodori  vari  dell'orto.  Salvo  non  trovare  qualche spacciatore e - se ti beccano - invocare la modica quantità e l'uso personale. Perdonatemi, ma gradirei proprio di poter continuare a scegliere ciò che mangio!
La tecnologia degli OGM potrebbe avere delle potenzialità interessanti : frutta ed ortaggi che crescono con poca acqua, con maggiore produzione nelle terre aride, oppure resistenti ad insetti ed acari, con minore uso di fitofarmaci.
La realizzazione di frutta e verdura più ricca di determinate vitamine, lascia invece decisamente più perplessi, visti i risultati di certe integrazioni alimentari fatte per la prevenzione (beta carotene).
Ma ci sono almeno due ordini di considerazioni:

  • Per avere mele più resistenti ad insetti ed acari, si potrebbe semplicemente ritornare dalla delizia alla renetta.
  • Chi si impegna per introdurre nel mercato frutta e verdura OGM scalcia un po' troppo, per non destare qualche sospetto. 

Se intendono veramente sfamare l'umanità, Monsanto & c potranno innanzitutto impegnarsi a produrre sementi normalmente fertili. Cadrà così il problema della proprietà delle sementi, che da oltre 11 mila anni appartengono all'agricoltore. Si potranno cosi evitare affermazioni quali "l'ibridazione avviene spontaneamente anche in natura", affermazione tanto vera, quanto non pertinente.  E se si ha veramente a cuore il bene dell'umanità si potrà operare con i tempi necessari per cogliere gli effetti indesiderati, tempi sicuramente non compatibili con quelli del business. 
Gli scettici possono guardare a cosa sta capitando per l'importazione involontaria di insetti, acari, animali, vegetali, sulla terraferma e nel mare. 
E se la presunzione porta ad usare l'intelligenza non per risolvere problemi (l'intelligenza è la capacità di risolvere i problemi) ma a creare sempre nuovi problemi, allora forse occorre in primo luogo coltivare l'etica.
Carlo

Internet è un posto ingannevole, perché i temi si sviluppano in base alle sensibilità ed all'attivismo delle persone. Ma per chi vuole alcuni brevi spunti:

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