Le compensazioni ambientali sono un tema molto istruttivo.
L'idea su cui si fondano le compensazioni ambientali è relativamente banale; talvolta capita che sia necessario realizzare un'opera che causa un grande impatto sull'ambiente (e quindi, direttamente o indirettamente, sulla salute).
Se si tratta effettivamente di un'opera
indispensabile per la collettività, e se essa determina danni all'ambiente (ed
alla salute) anche realizzandola nel migliore dei modi possibili, di solito si
pone un problema: i benefici dell'opera riguardano tutta la collettività, ma
solo una parte subisce i danni all'ambiente (ed alla salute).
Per porre rimedio si può allora
accompagnare l'opera con altri interventi che compensino i danni, con
benefici della stessa natura. Per intendersi, si realizza un'opera che
porta l'inquinamento da un livello "x" a "x+2". Allora si realizzano
parallelamente interventi che sottraggano almeno un "2" dai livelli
di inquinamento. Cosi avremo
"x+2 - 2" = "x". Cioè la situazione
non peggiora. Meglio ancora sarebbe se l'inquinamento sottratto fosse maggiore
dell'inquinamento indotto, con un miglioramento complessivo della situazione. Dico "fosse", solo perché siamo in Italia.
L'indispensabilità dell'opera e la sua realizzazione nel migliore
dei modi possibili, sono aspetti fondamentali perché si possa parlare di
"compensazione ambientale".
Quindi nel caso dell'inceneritore del Gerbido
qualsiasi ipotesi di uso di compensazioni ambientali è scorretto, in quanto non
si tratta di un'opera indispensabile, esistendo un'ampia gamma di alternative all'incenerimento di
quattrocentoventunomilatonnellatedirfiutiall'anno.
Ma a
parte questo, le compensazioni proposte per il Comune di Grugliasco sono ("sarebbero") un po'
più che "suggestive"! Troviamo (trovavamo, ...) infatti: parco attrezzato del Gerbido, parco agrario di
Grugliasco, parco sportivo del Gerbido,
restauro della Cappella Mandina, passerella sulla bretella ferroviaria verso lo
scalo di Orbassano, percorsi ciclopedonali nel parco del Gerbido. Sono tutte (o
quasi) delle belle cose. Ma cosa c'entrano con le compensazioni ambientali?
Nulla!
Purtroppo non si tratta di un caso isolato.
Le compensazioni ambientali sono diventate "compensazioni". Ma non
ripagano "in natura" i danni all'ambiente (ed alla salute).
Ma allora, cosa compensano le compensazioni?
Una grande opera, l'inceneritore nel nostro
caso, non ha solo un impatto sul paesaggio, sull'ambiente, sulla salute e sulla
nostra ricchezza. Ha anche un impatto su una cosa che preoccupa molto gli
amministratori locali. Ha un impatto negativo sul consenso dei cittadini!
E questa "esposizione a rischio" degli amministratori locali deve essere
compensato! In natura! I sindaci ricevono soldi per realizzare delle
opere che hanno lo scopo di far contenti i cittadini. Non solo. La
realizzazione delle opere consente di far lavorare professionisti ed aziende,
altro fattore importante per un successo elettorale.
In sintesi: le compensazioni sono le
paghette che i piccoli politici (amministratori locali) ricevono da politici
grandi (regione, stato) in cambio del consenso alla realizzazione di opere
che non sono accettabili e quindi motivabili agli elettori. Come nel caso dei bambini, le
paghette servono ad educare, responsabilizzare ed a preparare i piccoli
politici ad assumersi maggiori responsabilità.
Ma le coincidenze della storia talvolta sono crudeli. Il Partito Democratico con la sua proverbiale lungimiranza, ha protervamente portato avanti un progetto di distruzione di risorse e di ricchezza. Pensando a piccoli tornaconti per il partito (IREN che ti ripaga un pezzetino del buco di Chiamparino; una tierremme con qualche poltrona, qualche poltrona in giro, compensazioni ..). Non è un granché, direte voi. Ma cosa pretendete da un partito che tira a campare da più di trentanni?
E poi, ... le compensazioni non ci sono più (evviva, una spesa in meno a carico dei cittadini!) e oggi, si accende l'inceneritore del Gerbido di Torino e non c'è più neppure il PD. Partito Deflagrato!
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